sabato 29 giugno 2013

Fine del lutto

Ieri mi sono decisa: dovevo assolutamente andare dal parrucchiere.
Quel parrucchiere, quello di Adriana, di cui avevo più volte apprezzato il lavoro, e non il primo che capita, con un coupon.
Costi quello che costi.

Scopo, cambiare colore di capelli, tornando al biondo (il mio biondo) realizzando quello che volevo da tempo, cioè un effetto più sofisticato creato con giochi di colpi di luce. Volevo un parrucchiere bravo, dato che su più di mezzo metro di capelli naturali l'effetto "zebra" non era gradito.

Ho passato ben due ore e mezza per un lavoro che si è rivelato certosino e di cui, per altro, sono molto soddisfatta.
L'effetto è luminoso, naturale, e professionale.
Dopo anni di nulla, temevo l'effetto shock.
E quando venerdì mi sono vista con quei capelli spenti, piatti, tristi...
Non ne potevo più.

E rieccomi qui, con una testa diversa. Poco vistosa, molto luminosa.
Sono contenta. Io non sono una grande fan del "naturale" brutto. Preferisco un bell'artificiale...

Anche questa "diga" è caduta.
Al naturale e più scura per accontentare Pietro, che non amava il biondo, osteggiata da mia mamma che non ama il finto e trova che io abbia capelli così belli (e come no) mi sono adeguata a lungo.
Troppo a lungo. A me piace cambiare, mi vedo bene bionda, e adesso, beh... Mi sento meglio :-)

Fine del lutto, mi avvicino a me stessa.

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