Mattina presto, metro, apro il numero di Metro che ho appena ghermito a Porta Genova.
Nella pagina dedicata alla critica letteraria appare un'intervista a tal Massimo Lolli, che ha appena pubblicato "Le cinque regole del corteggiamento".
Sentite cosa risponde a chi gli chiede cosa non deve mai fare un corteggiatore.
Mai parlare di sé, se non in chiave umoristica e canzonatoria, ma rispondere alle domande di lei, mai fare domande su di lei, ma sempre fare domande su quello che lei dice.
Dite che funziona anche per le donne, ormai condannate pure a questa jella, cioè a corteggiare gli uomini, che somma disgrazia, aspettano loro di essere corteggiati (ma si può)?
Non posso semplicemente sedermi tutta carina dispensare sorrisi senza esagerare (le rughe) fornire sciape battute di gentile circostanza e farmi corteggiare come si faceva fino a poco tempo fa?
Già devo fare una fatica bestia a cercare di non ingrassare con la tiroide dorme, già mi viene l'esaurimento ogni sera per decidere come vestirmi, già devo confrontarmi ogni giorno con quelle alghe dei miei capelli, e devo pure pensare a come corteggiare qualcuno?????
Beh, insomma, imparate bene la lezione che potrebbe servirvi.
Anche se, come ben sapete, detesto chi mi dice cosa devo fare... e in particolare cosa non devo fare.
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