lunedì 10 giugno 2013

Per un pugno di euro

E' più forte della morte, più forte del buon senso, della prudenza, del pudore. Non mi sto riferendo all'amore, ma all'avarizia.
18 euro, sono questi che fanno la differenza tra un abbonamento del treno con o senza l'integrazione per l'utilizzo dei mezzi pubblici.
E sono questi 18 euro che spingono Michela a sobbarcarsi un tragitto a piedi di 20 minuti all'andata e 20 minuti al ritorno a piedi verso la stazione di metropolitano squallore che è Lancetti, per salire su un treno già strapieno e garantirsi così un viaggio di straordinaria scomodità in piedi per almeno metà tragitto.
 
Eccola tornata oggi, dopo 6 mesi di assenza e un'operazione di ernia al disco, è proprio il caso di dirlo, sulle spalle, zoppicante, acciaccata, mezza sciancata e stanchissima. Appena guadagnato l'ufficio, il sollievo si è dipinto sul suo volto, e parevano appianarsi le sue rughe come quelle sul volto provato di Ulisse all'approdo faticoso a Itaca, per metterla in poesia.
 
Per tutto il giorno, senza pace, si alza e si siede.
Con fatica confessa che, a dire il vero, non è ancora riuscita ad andare dal chirurgo che l'ha operata per un controllo, e che, no, fino a ieri non è mai uscita di casa.
Il viaggio verso il grande nulla metropolitano le deve essere sembrato il varo del Titanic, mi sa, e stamattina avrà brindato con un lunghissimo caffè ristretto (non sprechiamo acqua che si paga!).
 
18 euro, sono, in sintesi, il prezzo della propria salute, senza criterio abbandonata alla strada.
Da un giorno con molte pause, diversi sonnellini e 50 metri al più percorsi su un solo piano, ci siamo buttati direttamente nella giungla. E senza pensare che, garantirsi un posto a sedere sui mezzi e poi sul treno, possa fare la differenza.
Sulla metro gli scossoni sono notevoli, è vero, ne so qualcosa, e che non risolve il problema principale, quello del martirio per dare un senso alla vita. Ma abbreviare la pena non è peccato, ma prova di intelligenza.
 
Ad attenderla al varco, domani, la prova frutta.
Basterà un'ernia e il tassativo divieto di portare pesi a convincerla a resistere al canto delle sirene che proviene dal cesto di mele/arance/banane?

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