sabato 8 giugno 2013

La crisi aumenta la gentilezza

So di non fare una grande prima impressione, diciamo così, e che spesso non mi si danno due lire a vedermi così di sfuggita. Sembro una professoressa o una segretaria (con il più grande rispetto, si intende) con mezzi modesti, che si veste alla buona e in modo economico, che non ha un debole per i centri estetici e per i parrucchieri. Una da offerte speciali, insomma.

Il che è anche vero, in parte.
Ebbene, sarà la crisi, sarà che le commesse sono più educate, ma io tanti sorrisi e saluti gentili come in questo periodo mai mi sono capitati.
32 denti e saluto trillante in tutti i negozi rimasti aperti al Ducale.

E, per tutte quelle che come me patiscono un po' il lei e si chiedono se davvero sembrano diventate vecchie, un episodio che mi fa pensare che in molte catene abbiamo l'ordine categorico di dare del lei a ogni cliente dai 20 anni in su. Così a una ragazza evidentemente giovanissima è stato dato del lei in un negozio oggi, ostentatamente, proprio dietro le mie spalle.
Su di morale che li portiamo bene gli enta.

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