sabato 27 luglio 2013

La pena del contrappasso

Non sempre chi si comporta male, o malissimo, viene punito in vita.
Stavolta, però, il nostro Dante ci ha preso in pieno, gloria al grande letterato che copre di luce maligne e mefistofelica le mie attuali giornate.
 
Di lui avete già letto in post precedenti, certo, ma immaginatevi una persona gretta e volgare, presuntuosa e miope, saccente e insensibile. Aggiungetevi quella furfantesca attitudine spiccia a servirsi delle persone e a raccontare fandonie, a spargere calunnie sulla sua strada e a manipolare costantemente la realtà.
 
Il nostro Ciccio nazionale, il no-family man per eccellenza, quello che si chiude a casa della madre fingendo di non essere il ferie per non portare la moglie a spasso.
Il grandioso, che si compra la barca a vela, e se ne vanta.
 
Questo sciocco pieno di sé, incapace di vedersi allo specchio per quello che è, un coso ridicolo e obeso, bassetto e rumoroso, noioso e borioso, senza fascino né capacità, accecato da un ego mostruoso.
 
E poi abbiamo lei, la grande, vampiresca seduttrice, che nel giro di pochi mesi ha fatto carriera in un posto in cui si naviga, di solito, di diporto e non si arriva mai a nulla. Alta, bionda e chiaramente feroce nel suo inseguire il gradino successivo.
Deve essere stata una preda facile, quell'ometto rozzo e borioso.
E lì, in quell'ubriacatura che lui deve aver vissuto come l'inizio del suo trionfo da latin lover, è cominciata l'espiazione.
Implacabile, inesorabile, la strada verso il purgatorio era tracciata.
 
In fondo, è una storia banale, una storia nata sul lavoro, lui che viene scoperto dalla moglie, separazione con molti dispiaceri e inganni. E comincia a perdere piano piano tutto. La casa, per cominciare, poi anche le illusioni. Lei in casa non lo vuole, non era così che doveva andare. L'unico rifugio che gli rimane è la casa al lago, 120 km all'andata e 120 al ritorno. Tanto l'auto è aziendale. Ma poi gli mettono un tetto al carburante che può farsi rimborsare e le spese lievitano.
Le separazioni, si sa, costano assai, e il denaro cala. Vizi e stravizi assottigliano le disponibilità e i divertimenti latitano. 
 
Infine, lei lo lascia e i vicini lo aggrediscono sfasciandogli la casa e mettendo irrimediabilmente in luce il fatto che lui, in realtà, non ha nulla.
E' riuscito a bruciarsi casa, famiglia, denaro, e credibilità sul lavoro, quella poca rimasta.
 
E adesso, tra un sedativo e l'altro, è a casa a piagnucolare.
Ben gli sta, vi dico, ha fatto tutto lui....

Nessun commento:

Posta un commento