E si schiusero le dita di rosa dell'aurora del glorioso 4 luglio.
No, non solo l'anniversario dell'Indipendenza Usa, il titolo di un famoso film, e credo il compleanno di Tom Cruise (?o no?).
Oggi è un giorno importante, fondamentale, oserei dire.
Alle 13 squilla il telefono di Michela, in un polveroso post bar siciliano in via Murat, il racconto concitato dall'altreo capo del filo non lascia dubbi: è ciccio che chiama per dire che non c'è.
Evviva, vai che l'hanno messo in galera (oggi ci ha detto di avere un processo). Già iniziano a girare faccine e smorfiette di giubilo attraverso la chat del nuovo telefono (l'audio non funziona ma la chat è una cannonata).
Michela mette giù e inizia la gragnuola di mail: che succede che succede che succede e risolini sotto.
Ci accordiamo per uscire in corridoio, lo sguardo tra l'interdetto, il preoccupato e il torvo genera in noi plebaglia la speranza di qualcosa di eccezionale.
Vado a recuperare Danilo in mensa, e ci troviamo, come sempre a riunirci sula tromba delle scale, in cerchio davanti all'uscita di sicurezza, in modo da occluderla ermeticamente e di bloccare il traffico sulle scale (e usate l'ascensore salutisti del piffero).
Questo il racconto.
Il nostro Paride, svegliatosi all'alba per testimoniare contro i feroci vicini (immaginamoci una versione vecchia e una giovane dei Pirati dei Caraibi) approfitta dell'anticipo per uscire a bagnare i fiori (lui i fiori)! E così il nostro piccolo Hitchcock individua l'ostile dirimpettaio che si agita in giardino. Ma come, pensa la stella polare della legalità, lui non lo può fare, essendo invalido.
Quale migliore occasione per scattare una bella foto con l'iPhone e fare una bella denuncetta accessoria? Ecco, con il cellulare, qui, subito....
Con la consueta grazia il nostro si accquatta dietro i fiori, due rami secchi immagino con in apnea Dumbo nascosto dietro, mette a fuoco, fa qualche smorfia tra sé e click click click scatta.
Il terribile uomo se en accorge, alza il feroce capo e dà il via, schiumante di rabbia, a un inseguimento "alla foto alla foto" che coinvolge: vecchio invalido fasullo, feroce figlio manesco e ladro di infissi (Ciccio sostiene che i vicini gli hanno portato via gli infissi di notte con lui dentro casa. Lui non si è accorto di nulla) e il nostro paladino dei consumatori, debitamente appesantito dalla zavorra.
Immaginiamo la scena, ciccio apre le danze, correndo a falcate drammaticamente alte, come tutti coloro non avvezzi alla corsa (ricordiamo che pigiare il bottone dell'ascensore è l'unica attività fisica che fa, ah, e chinarsi per tirar su i panini dalla macchinetta, ecco), con le sue scarpette dimagranti, sui ciottoli del lago, impantanato nei jeans stretti e con in mano il cellulare, in avanti, come fosse una bomba a mano.
Dietro gli aguzzini, che annaspano, e di cui non ci è dato conoscere altri particolari. Immaginiamoli torvi, neri e accigliati, vestiti da minatori che brandiscono attrezzi da giardino. Lo scopo può essere quello di impadronirsi della foto, oppure, chissà, corcare di botte l'impiccione.
Lo afferrano per la camicia, in una foto istantanea in cui, con i tratti sconvolti, la bocca a o piena, la panciona sballonzolante, le gambette che scompaiono come quelle di un cricetino... e la camicia rimane in mano, strappata, come quella di un novello Paride, in un incrocio mostruoso tra un quadro di Delacroix e uno di Botero.
Il nostro urla stridulo, per quanto il fiato glielo permette: - Aiuto! Aiuto! -
Un vicino apre e lui corre in casa sua, cerca di barricarsi contro l'aggressione, ma il vicino cerca di sfrattarlo. Non vuole averlo in casa e vuole che esca. Cerca di spingerlo fuori, ma il nostro si attacca come una cozza alla porta. Alla fine il trambusto è tanto da far uscire tutto il vicinato.
Tanta è la paura dei vicini, che il nostro eroe, noto codardo, si accascia con il cuore in gola, tremante e fradicio di sudore.
Morale, si fa portare all'ospedale, da cui chiama con voce d'oltretomba. Tanta è stata la paura che la pressione è salita alle stelle, e, vedendolo cicciottone ed esagitato l'hanno trattenuto per sospetto infarto.
Non vi dico i frizzi e i lazzi e le risate.
Allo studio un progetto per la rivista, una fascetta nera a coronare la foto di ciccio, con, al posto del numero di telefono, le date di nascita e morte e la dicitura: Caduto per la cronaca....
Se si è inventato tutto, tanto di cappello, per le risate che ci ha fatto fare.