sabato 13 aprile 2013

Libera

In maniera quasi surreale, ma libera da un peso.
Mercoledì scorso Pietro mi ha rimproverata di essere "strana", mi ha rinfacciato il mancato accesso al blog e il non avergli detto con chi ero andata a Como.

Insomma, ha messo in atto le solite strategie per "avvinghiarmi" emotivamente, un piccolo rimprovero per far intendere un qualche interesse, in là nel futuro, domani prima o poi...

Ma è come se fosse passato un secolo, per me, da quel momento. Non ha più alcuna presa su di me. Non solo non mi aspetto nulla, non spero nulla, ma non voglio più nulla!
In quel momento avevo chiaro dinanzi a me il meccanismo, ero leggera, leggera leggera.
Non mi importava di quello che avrebbe pensato, a come avrebbe reagito.

La cosa che mi ha più colpito è che lui non ha capito quanto e come io sia cambiata.
Ha continuato a controbattere con gli stessi argomenti senza capo né coda, senza senso, della cui illogicità e assurdità ho sempre fatto finta di non accorgermi.

Gli ho scritto che, per quanto riguardava il blog, è ovvio che non l'abbia invitato, sarebbe stato come invitare l'omicida a casa tua, isolata a mezzanotte e quando sei sola.
Gli ho detto che per me è terapeutico, mi è servito per superare molte brutte cose tra cui la peggiore è la nostra nonstoria che mi ha devastato degli anni di vita.
Gli ho anche scritto, di fronte alla solita critica secondo cui io non riesco ad avere dei rapporti di amicizia profondi, che non ero lì a discutere della mia propensione all'amicizia, e che mi rendevo conto che la sua idea era decisamente ampia (ci siamo capite, vero?).
Solo che, essendomi alleggerita, potevamo avere un rapporto intellettuale.
Amicizia?
Mah, forse ma per ora non mi fido e ci sono delle cose che in tutta franchezza non gli perdonerò mai. (e anche qui sappiamo di cosa parliamo), tra cui il fatto di avermi bruciati anni di vita, così per disinteresse e superficialità.

Mi sentivo così bene come mai da anni nella mia vita.
Di che peso mi sono liberata.
Gli ho detto che lui non mi ha mai voluto bene, ma che semplicemente apprezzava la mia presenza rassicurante. E gli ho detto che l'amicizia richiede stima, affetto e attenzione incondizionata e che eravamo molto carenti ovunque.

No, non saremo mai amici. Non è possibile passar sopra a certe cose, nemmeno per una iper tollerante come me.

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