martedì 23 aprile 2013

Disappunto

Sto diventando troppo "milanese"?
Per "milanese" intendo intransigente per quanto riguarda l'organizzazione e poco paziente con chi non lo è.
 
Me lo sono chiesta ieri sera, mentre osservavo i miei compagni di corso, in attesa paziente dell'inizio della lezione del lunedì. Frequentare il corso per buste paga (lunedì e giovedì, a Vigevano, dalle 18 alle 20:30 in un'unica tirata) è per me un grande sacrificio.
Si tratta di mettermi in auto alle 6 e mezza della mattina, parcheggiare in stazione a Vigevano, prendere lì il treno, scappare, letteralmente, dall'ufficio alle 4 e mezza massimo, e catapultarmi sul treno. Incrocio le dita perché arrivi in orario, batto tutti i record di corsa verso il fondo del parcheggio, sperando che non mi abbiano rubato l'auto, e affronto il traffico infernale dell'ora di punta per recarmi presso lo studio in cui si tengono questi corsi. Arrivo che sembro Indiana Jones dopo la visita alla piramide maledetta. Stessa freschezza...
 
Ieri abbiamo atteso fino alle 6 e 35 che finisse uan riunione nella sala che usiamo per il corso. 35 minuti in cui mi sono davvero seccata,
Sapete cos'ho pensato?
 
Che non mi interessano i problemi organizzativi altrui, ma che il mio tempo vale.
Potevo prendermela più con calma, stare in ufficio o che altro... Ma siccome il corso l'ho pagato e caro, pretendo puntualità. Fosse stato un corso semigratuito avrei girato i tacchi
Spero che non si ripeta più una cosa del genere.
L'ho trovata molto maleducata, davvero un comportamento indelicato.
 
Secondo voi la tizia si è scusata? Macché.
Ha detto che lei sollecitava la fine della riunione ma non finivano mai...
Abbiamo fatto tutto alla velocità della luce.
 
Io, che sono arrivata già brasata, a un certo punto non ne potevo più.
 
Forse ho sovrastimato le mie energie.
Ma ho seri problemi a fare quella montagna di compiti che ci dà tutte le volte.
Un'abbuffata di esercizi tutti uguali e meccanici, che hanno senso solo se ripetuti a distanza di tempo, dopo aver metabolizzato le nozioni. Non sono argomenti difficili, ma richiedono di essere ragionati e "digeriti". Non so quanto mi rimarrà. Ecco, farli in treno ha dei risvolti comici. Non vi sto a raccontare le evoluzioni tra calcolatrice, contratti di lavoro, facsimili di buste paga...
Insomma, non posso fare i compiti in treno.
E quando li faccio?

Insomma, ieri sera alle 11 stavo stirando i miei vestiti....


 

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