lunedì 22 aprile 2013

Compassione

Ho provato profonda compassione per il nostro Presidente Napolitano, una persona stanca e meritevole di un'onorata pensione, che, per spirito di sacrificio, senso delle istituzioni e del dovere, ha accettato ancora una volta di togliere le castagne dal fuoco ai cialtronissimi che abbiamo a Roma.
 
Una corsa al peggio assoluto, con un peccato imperdonabile di Bersani (avesse mollato e lasciato Renzi non saremmo in questa situazione), reiterato cercando a tutti i costi di fare il Governo senza numeri e candidando Prodi.
 
Ovviamente Grillo non si è tirato indietro, salvo scappare con la coda tra le gambe da Roma al richiamo della Cancellieri, dopo la proposta di una bella marcia su Roma, nella settimana del 25 aprile. Un cuor di leone, che dire...
 
Stupidi?
No, i grillini sono geni. Da più di un mese e mezzo stanno a Roma, ben pagati, per non fare nulla.
Si trincerano dietro il voler stare al gioco della casta, ma intanto mangiano a ufo, a nemmeno fanno finta di voler fare qualcosa.
 
Leggo idiozie tipo "fine della Repubblica", "golpe"...
 
Ovvio, se non fossimo un Paese con una percentuale stratosferica di cretini integrali non saremmo in questa situazione. Ma non manca di darmi fastidio la demagogia da quattro soldi di questa gente.
 
La grande dignità del nostro Presidente stride al confronto delle beceraggini che ormai tutti si sentono in diritto di scrivere. Perché quasi più nessuno sa stare al suo posto, nemmeno Rodotà. Quando la poltrona si è palesata, ha detto addio al savoir faire...

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