Non so nulla, e intendo di te, del tuo presente, dei tuoi sogni, di quello che è accaduto e di quello che non ti è accaduto mai.
Sei come un'idea non sbocciata, un pensiero non formulato compiutamente.
Eppure, eppure, sei costantemente vivo ai miei occhi.
Un interrogativo costante che mi occupa pensieri e gesti.
Tutto quello che non so si trova certamente nei tuoi occhi, di cui, io, non riesco a vedere il riflesso da molto tempo.
Vicinanza, quello che ci serve.
E tempo, un tempo lineare e placido, dilatato e silenzioso.
Forse non ci servono neppure le parole, e comunque non troppe.
Nessuna distanza.
Nessuna ansia.
Tempo e solo tempo.
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