mercoledì 8 gennaio 2014

Andy Warhol e Sam

 

 
Andy Warhol amava moltissimo i gatti. Li amava così tanto da raffigurare una Natività in cui Gesù Bambino abbracciava un gattone grigio, lui che veniva da una famiglia religiosissima.
 
Si circondava di gatti e tra i suoi gatti ha ritratto Sam, che vedete sopra, moltissime volte, in molte fogge diverse, compreso in foglia d'oro.
 
Sardonico, enigmatico, estremamente ironico, fintamente superficiale e banale, questo è Andy Warhol, le cui analogie con il piccolo felino sono evidenti.
 
 
A Palazzo Reale è ospitata una bella mostra di Warhol, in cui, magicamente al visitatore, qualunque esso sia, sembra tutto dannatamente chiaro. La superfice levigata dei barattoli della zuppe Campbell, i ritratti delle dive che sembrano istantanee colorate, i tratti essenziali, quasi stampati dei suoi fiori, sembrano ingenui e banali, a noi, che li conoscevamo già.
 
In realtà contengono un lavoro di sintesi sociale e artistica notevole, dove ciò che viene rappresentato è lo specchio della filosofia dei tempi.
 
Un artista pop, popolare, capace di farsi capire da chiunque, capace di dire: molti mi chiedono chi sia Andy Warhol. Sono le mie opere e sono io, la mia superficie.
Non c'è altro.


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