domenica 24 febbraio 2013

Risposte

Nel corso degli anni molte persone mi hanno chiesto perché non mi sia trasferita a Milano e mi sottoponga a uno stile di vita così tremendo.

La risposta mi è venuta, semplice, ieri.
Non è il denaro, né la solitudine, a spingermi a questo su e giù.
Non credo di aver mai accettato né la vita che faccio né il lavoro che faccio, né come lo faccio, né dove lo faccio.
Questa è la risposta, semplice e chiara.

Penso che sia più quello che mi toglie che quello che mi dà.
Non permette di approfondire nulla di nulla, e quello che ho dimenticato è infinitamente più di quanto abbia imparato.

Per paura, credo, mi sono infilata in questo posto, abitato da pazzi frustrati e sadici.
Vorrei uscirne.
Non mi vedo a consumare l'esistenza lì dentro.
E il problema è di persone, non di lavoro in quanto tale.

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