lunedì 25 febbraio 2013

Febbre da elezioni

Sono le 15 e 26 e la nostra rete internet è completamente impallata.
Sono tutti ossessivamente collegati alla rete per partecipare al primo grande evento dell'anno.
In un Paese senza Governo, senza Papa, con una generazione perduta (la nostra, come ho scoperto oggi, dei nati negli anni '70) immolati alla ragione di Stato, no, scusate, al debito di Stato, che ribolle come un calderone, tra scoramento, indifferenza e rabbia, si teme il trionfo di Grillo, forse più di quello del ninfomane numero 1.

Sono apparse le prime proiezioni, che danno la sinistra in testa.
E Piazza Affari, con i titoli bancari in testa ha fatto un balzo in avanti.

Cosa temono di più i mercati?
Innanzitutto l'ingovernabilità del nostro Paese, che si traduce nel timore che l'Italia non ripaghi il proprio gigantesco debito (il 3° al mondo, per la cronaca).

Poi temono nell'accrescersi, nei luoghi deputati al potere, di un forte sentimento antieuropeista.
Non per nulla oggi il Corriere titolava che dal risultato delle elezioni di oggi dipendeva il futuro dell'Unione europea e dell'euro medesimo.
L'Italia non è un "moscerino" come la Grecia, e qualsiasi decisione in senso antieuropea possa prendere l'Italia sarebbe una pietra tombale per il progetto dell'Unione.

Temono la fine della politica del rigore e delle riforme di cui l'Italia ha tanto bisogno (mi permetto di ricordare che sarebbe anche il caso di iniziare a smettere di invocare l'equità e iniziare a praticarla con i fatti) e il ritorno dell'allegra politica di Arcore.

Una decorosa vittoria di Bersani (tendenzialmente i governi di sinistra non scialacquano il denaro) e il contenimento del "fenomeno" Grillo hanno rassicurato i mercati.

Perché salgono soprattutto i titoli bancari?
Perché sono i più reattivi agli umori della Borsa.
E perché anche il titolo Mediaset sta crescendo del 10%?
Perché si pensava a un disastro elettorale, ma le attuali proiezioni rassicurano sul fatto che il "sorcio di Arcore" come lo chiama un acuto collega, possa avere un discreto peso alla Camera.

Non ci resta che.. incrociare le dita ;-)
 

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