Io vorrei soltanto, desidererei profondamente, che le donne che lavorano sul mio stesso piano andassero in bagno per farne un uso proprio e non per telefonare.
E' un bagno, non una cabina telefonica e siccome ce ne sono tre di numero riservati alla donne su tutto il piano facciano il favore di andare nell'antibagno, sulle scale in corridoio dove pare loro a parlare, ma non di occuparmi il bagno per mezz'ore proprio quando io devo scendere a pranzo.
Come oggi: ore 13:20, bagno occupato da una intenta alla solita cinguettante chiamata all'amoruccio di metà giornata. Attendo di fronte alla porta chiusa, con un lieve imbarazzo che monta, appoggiata al lavandino, gli occhi bassi a terra. Mi dico, ma se non è imbarazzata lei a strillare così... Ma poi la conversazione prende una piega inaspettata: il tono si alza, le pause tra parole si accorciano e... si trasforma in una lunga, pungente quanto pretestuosa lite di mezzodì.
Che continua, continua e continua mentre io mi spazientisco e inizio a tossicchiare nell'antibagno, finché la telefonista in questione non si degna di uscire, finalmente, e pure con aria poco amichevole.
La tentazione è quella di mettere sulla porta un foglio con scritto, "cellulari fuori!", maleducati tecnologici.
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