Esibisce uno sguardo liquido, a metà tra il compiaciuto, l'ammiccante e l'invitante.
Si muove compunta, ma lenta, scivolando verso l'obiettivo con i tempi giusti per farsi notare, con un'incedere studiato. Non teme di fissare a lungo negli occhi una persona, di sorridere a macchinetta, impavida nei confronti delle rughe. Annuisce, sorride luminosa, fissa il soggetto e muove delicata il capino.
Esibisce un suo stile, non necessariamente alla moda, costoso e appropriato, ma che riunisce tutti gli oggetti della seduzione. Scollatura, trucco, tacco e tutto molto fasciante.
Recita la parte dell'ingenua: di quella che è così e non si comporta in modo astuto, anzi. Scandalizzata di fronte alle insinuazione, di fronte alle occhiate pungenti delle altre donne. - Oddio scusami, sono inciampata nel tuo giardino, non è un'invasione...-. Ma tutte le donne sanno esattamente quello che stanno facendo, compreso l'aggiustare la realtà quando serve, quando il giudizio degli altri cala sul proprio modo di essere e di vivere. Anche la seduttrice ha bisogno di amiche, a cui magari vuole sinceramente bene, in subordine ai suoi scopi. Che talvolta hanno a che fare con i mariti/amici/compagni/conoscenti/amati delle amiche.
Esiste anche una variante, perfida, ovvero la gattamorta. Quella modesta e semplice di cui tanto bene ha reso conto Edith Warton nell'Età dell'innocenza...
Quella è, in sintesi, il diamante puro come può esserlo il Diamonique. Brilla e ne sa una più del diavolo, tutti abbindolati da questa sublime freschezza e buonanotte.
Come difendersi? Beh, con l'umorismo. Una bella battuta assestata al momento giusto, con un sorriso smagliante sulle labbra. E rossetto, mi raccomando, rossetto....
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