giovedì 31 gennaio 2013

Bacheca - Mi piace non mi piace

Su Facebook si usa mettere in bacheca qualcosa per caratterizzarsi.
Questo non è e non vuole essere Facebook, però qualche segno di me non dispiace darlo, alla moda di Enzo&Carla

Mai senza:

  • Il diario di Anna Frank, il primo libro che mi ha fatto capire la differenza tra me e gli altri.
  • Un libro di Anne Tyler, uno qualsiasi. Sublime e inarrivabile nel descrivere vicende comuni.
  • Tutto quello che si riesca a trovare di Irene Nemirowsky (se fosse possibile anche la valigia con gli appunti di Suite francese). Parte di questo è iniziato con I doni della vita. Senza aver scoperto i suoi libri, io, adesso, non sarei così e non sarei qui a scrivere.
  • Marcolvaldo di Calvino. Tutti i giorni pranzo con il ricordo della sua pietanziera.
  • Le memorie di Adriano di Marguerite Youcenar, da adolescente, diventando grandi.
  • Jane Austen, in particolare Emma. La stessa lingua biforcuta, garantito.
  • Pavese, una certa acrimonia, ahimè mi appartiene, così come il mondo rurale che capisco bene.
  • Conversazioni in Sicilia di Vittorini.
  • Le poesie di Pessoa, sfido chiunque a non capirle e a non amarle.
  • Leopardi e guai a chi me lo tocca.
  • Le anime morte di Gogol.
  • Il grande Gatsby di Fitzgerald
  • L'antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.

  • Uno/x paia di jeans. Per me sono stati una conquista, ora una necessità
  • Una giacca nera
  • Una camicia bianca
  • Un bel tacco alto che dice: - Se mi fai girare le scatole, ti pesto un piede. E poi ridiamo.-
  • Un cappello da sinusite
  • Una scarpa sportiva
  • Qualche orpello originale
  • Occhiali da sole, neri
  • Un vestito, nero, ovviamente
  • Una dose di trucco e una spolverata di profumo




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