sabato 5 gennaio 2013

All'outlet in assetto da guerra

A leggere i giornali, sembreremmo tutti asserragliati in casa a mangiare pane vecchio a lume di candela.
E invece basta recarsi all'outlet di Vicolungo il secondo giorno di saldi in Piemonte per cambiare idea.
Credo che il flagello delle cavallette in Egitto somigliasse, visto dall'alto, a tutti quei pazzi che si sono riversati nel tempio dello shopping a poco prezzo e soprattutto nel suo esteso parcheggio.

Mobilitati vigili e polizia urbana per arginare quel flagello di Dio che, ognuno rigorosamente macchinato, ha messo a ferro e fuoco l'area.

Mi sono chiesta: - E' peggio abitare vicino a Malpensa oppure vicino a Vicolungo in tempo di saldi?-
Non è semplice rispondere. Se vivi a Vicolungo, e devi andare a lavorare in auto a Novara, in certi giorni devi raccomandarti a Dio per arrivare vivo....

Lotta per il parcheggio già alle 10 e qualcosa. A muso duro, blindate in auto, ci opponiamo a male parole a una tizia che indica il posto vuoto all'auto dietro noi.

Già le simpatiche stradine fintissime sono invase da varia gente che sciama e assalta quasi ogni negozio, per lo più adulti, con la stessa espressione degli adolescenti che vanno a Milano in treno a spendere la paghetta di Natale. Eh, sì, loro si stanno gustando la polverizzazione della paghetta di Natale sotto forma tredicesima.

Le difficoltà appaiono evidenti subito. Impossibile sostare in un negozio qualsiasi dopo aver pagato.
E già arrivare alla cassa, con la roba, tutta, quella che hai scelto tu, non è certo scontato.
Anche in un posto come, diciamo, la Ragno, che non vende articoli firmati, né modelli propriamente di grido ma solo le mutande più comode dell'universo terracqueo, ci sono frotte di persone.

Quali persone?

Beh, c'è sempre l'Uomo con il Cane. Fuori dal negozio, o meglio, sul limitare dello stesso, non dentro perché non può ma non fuori perché non si prenderebbe il caldo.
Lei è dentro che fa shopping e ogni tanto, brandendo un paio di boxer o un pigiama gli urla :- Ti piace? Te lo compro?.- Dopo un po' è talmente stufo che direbbe di sì anche al costume di Yoghi.
Giusto per spostarsi davanti al prossimo negozio.

Poi c'è la Coppia Firmata. Lui e lei di età indefinibile, che in mezzo alla bolgia passeggiano, esibendo le migliori firme del loro guardaroba che include necessariamente la cuffia Fendi, Moncler, cintura D&G o Gucci, e scarpe Hogan o similari (modellino ortopedico e strass anche per lui). Mentre prima facevano le vasche in centro ora vengono qui a farsi vedere (da chi?).

Ci sono quelli che li guardi e pensi: - Ma tutta sta roba che comprano dove la mettono ?-.
Oversize, trascurati, e pure, un po' sporchicci e vedersi.

Ci sono gli Amici della montagna. Hanno il camper nel parcheggio (2 posti occupati) e stanno facendo shopping con ancora gli scarponcini addosso. Li puoi vedere perché hanno pile che, non ho mai capito perché, hanno sono colori impossibili, come arancio fluo e camminano come avessero appena tolto gli sci.

C'è l'Amante del bar, il cui unico obiettivo è girarli tutti e provare caffè e brioche a ogni angolo.

E oggi c'era anche... una pazza che, nel negozio le Full, con 40 gradi, mille persone e 4 camerini, ha passato più di 40 minuti con indosso un tailleur del negozio a girellare come un'invasata provandosi mille cose e tornando a uscire sempre con quel tailleur indosso, una cuffia rossa di finta lana, occhialetto dorato, sguardo acquoso, capello stopposo e mica tutti i venerdì per me.

Morale, all'una già tornavamo a casa....





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