lunedì 14 gennaio 2013

Crisi - aggiornamento

Sabato pomeriggio mi sono dedicata allo shopping con un'amica.
L'obiettivo è il solito, la cintura nera e il pigiama.
Siamo state e Vigevano, in centro.
Quale miglior modo per incentivare gli acquisti nei negozi languenti di una gragnuola di multe agli automobilisti?
Dove i parcheggi scarseggiano mettiamo tutto a pagamento e poi mettiamo dei limiti di un'ora per il parcheggio libero su un lato della strada, divieto poco pubblicizzato.
E passiamoci il sabato quando magari la gente va a comprarsi qualcosa.

Poi ci si lamenta che gli affari vanno male.
Vero, ma come spiegare che io non spendo 1 o 2 euro per bere un caffè, comprare del pane e  un paio di calze?

Vado al centro commerciale, dove il parcheggio c'è ed è gratis e si trovano anche più negozi ormai.

Orrore.
Mi chiedo dove abbiano trovato delle cose del genere.
Gonne in un bouclé scozzese che si usavano quando facevo le medie, per non parlare di certi scamiciati che hanno la metà dei miei anni.
Finto prezzo in euro, finto sconto...
Ma pensano che uno viva sulla luna?
Che non sappia cosa c'è nei negozi?
Facendo così uno si svaluta da sé e la gente non compra comunque, ma non viene prorpio più.
Tutti così, sconticino del 20% e capo "vintage" per così dire.

Non è prendendo per scema le gente che la si convince a comprare, crisi o non crisi.

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