Rientro in ufficio, dopo una brevissima assenza.
In maniche di camicia, bianca (sempre lei), stretta e affaticata, mi accoglie stravolto ciccio.
Con tono drammatico si alza sulle punte delle sue scarpe ortopediche.
Si gira e mi indica con tono perentorio: - Eh, tu sei proprio spacciata.-.
Lo guardo con aria interrogativa, pensando a cosa possa essersi inventato stavolta.
Poi si gira ancora e si rivolge a Dani: - Non ridere tu, che la pagano anche gli affittuari.-.
Trafelato, terrorizzato, fa: - Sono 30 centesimi di euro ogni metro quadro, fai il conto fai il conto.-.
E io faccio il conto, 30 euro.
- No, no, ma che conti fai, fai 100 x 30, fa 3.000 euro, 3.000 euro.-.
Rifaccio il conto, 100 x 0,3 = 30 euro.
Oddio fossero 30 euro, io pago una fucilata solo per la spazzatura...
- Ma no, ma no, scusa come hai fatto a far venire quel conto lì?-.
- E' una questione di unità di misura.-.
Ci mettiamo in tre, per una quarto d'ora, a spiegargli l'arcano.
Alla fine, dopo grande fatica, comprende ed è visibilmente sollevato....
Emette un sospiro di sollievo e se ne va contento, trullo trullo saltellando sulle scarpe dimagranti.
Questo è il mio capo.
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