E' cartello triste quello che scende dal soffitto del capannone che ospita la Lidl.
Siamo alla periferia di Mortara, è una giornata uggiosa, caratterizzata da un buio precoce che filtra dalle poche finestre.
Nel discount c'è l'atmosfera irreale dei centri commerciali, con la loro luce da sala operatoria.
Nonostante sia piuttosto tardi i carrelli non mancano.
La fauna del posto è variegata, ma non consolante.
Pendolari abbigliati per il viaggio, impegnati in acquisti economici, una serie di extracomunitari uno più dimesso dall'altro. C'è chi va a fare un giro, c'è chi riempie il carrello di schifezze a poco prezzo (stiamo costruendo una generazione di immigrati obesi a quanto ho visto, famiglie di Barbapapà a ripetizione).
Quando ecco che, tra la carta igienica e il cibo per cani, alzo il naso e vedo il cartello "Lusso per tutti".
Questo anacronistico proclama si riferisce alla "gamma lusso" di Lidl, una serie di prodotti alimentari, secondo il supermercato, di elevata gamma a prezzi concorrenziali.
Lusso, questo termine così amato ed abusato.
Negli ultimi decenni si è creato questo grande equivoco: tutti devono aver accesso al lusso.
Perchè non fa bello pensare ancora, in questo nostro mondo votato al culto dell'apparenza, di non potersi permettere delle cose. Questo è il principio dei coupon a prezzi stracciati, dei mille oggetti di scarso valore e pesante decorazione venduti ovunque, perfino, dunque, delle linee alimentari dei discount.
E io sono qui, in un posto pieno di scatoloni da cui ti prelevi la merce, pieno di ciarpame vario made in China e di gente triste che, anche se non lo sa, di lussuoso conosce solo la parola lusso.
Il vero lusso sta oggi altrove, nella possibilità di scelta, di rinuncia, di sostituzione.
Sta nella possibilità di dire no, di cambiare idea, di tornare indietro.
Nel tempo di cui disporre.
Non nella possibilità di permettersi kg e kg di cioccolatini di bassa lega a forma di zucca e salami in busta sottovuoto.
E intanto, eccoci qui, forzati del lusso da straccioni, incapaci di opporsi a questi specchi per le allodole.
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