sabato 9 novembre 2013

L'educazione in un cioccolatino

Che sia giusto o sbagliato, che sia un obbligo o un piacere, per ogni compleanno è tradizione, nel mio ufficio e in quelli vicini, portare qualche cosa per festeggiare.
 
E' un modo per fare una pausa simpatica, per passare qualche minuto insieme diverso dal solito.
 
E' un giro di persone che partecipano a questo festeggiamenti più o meno fisso, e in genere educazione vuole che si ricambi.
 
C'è una persona, però, che pur non perdendosi un compleanno, facendo volentieri il bis, e anche il tris e il quadris, sollecitando anche l'apporto di determinate cose, non porta mai niente.
Il suo compleanno è tenuto rigorosamente segreto. Se ne poteva intuire la data, ma un silenzio tombale (e il vuoto assoluto) l'avvolgeva.
 
Ebbene, da quando ha avuto la brillante idea di appiccicare alla porta dell'armadio l'attestato del corso relativo alla sicurezza, non è più un mistero.
 
Il giorno deputato ha visto la nostra eroina assolutamente assente ed ermetica. Nonostante gli auguri.
 
Passano alcuni giorni e, al termine di uno squallido pranzo in mensa, la nostra estrae una manciatina di cioccolatini sciolti dalla borsa: - ecco, esclama petulante, ho portato un cioccolatino (sottolineiamo uno) per il mio compleanno. Non mi andava di festeggiare in ufficio (di mangiare a sbafo invece le va sempre).-.
 
Guardo i cioccolatini lanciati sul tavolo.
 
Sono un evidente avanzo di chissà che.
 
E sono uno per persona.
 
Salvo il fatto che in sala mensa c'erano più persone rispetto al nostro abituale gruppo.
 
Io ho rifiutato.
Anzi, l'ho trovato offensivo.
Era meglio non portare nulla.
 
Ma questo la dice lunga sull'educazione, l'opportunità e la delicatezza di questa tizia.
"Virtù" che naturalmente non manca di spalmare anche nel resto delle circostanze lavorative che via via si presentano.
 
- Non lo vuoi? - e si guarda intorno - beh io non ho voglia di portarli a casa, scusa, tu, Matteo, è avanzato un cioccolatino, mica lo vuoi? Non so, per la bambina...-.
 
Che ha un anno, e quindi non mangia cioccolato.
 
L'educazione, questa sconosciuta....

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