domenica 3 novembre 2013

Il bicchiere del Teodoro

Credo di poter vantare uno dei gatti più viziati e indisponenti sulla faccia della terra.
Petulante, appiccicoso, insistente, è l'unico, qui dentro, non solo a fare esattamente quello che vuole, ma che riesce a farlo fare anche agli altri.

Un bel giorno il Teodoro ha deciso di non voler più bere dalla sua fiammante ciotola in alluminio, che sta nel suo mobiletto, ma di voler bere, esattamente come noi, dal bicchiere.
Quest'ultimo deve essere posizionato, però, sul lavandino, nell'angolo a sinistra.

Ho cercato in ogni modo di togliergli questo vizio, che mi costringe ad avere un bicchiere pieno di acqua fino all'orlo in permanenza ma non è stato possibile.
Miagola imperiosamente, cerca di bere da altri bicchieri, oppure, ancor peggio, si vede questo gatto magrolino e contrariato con le due zampe anteriori nel lavandino, in sedere per aria, la coda di lato, impegnato a fingere di bere dal fondo del lavandino.

Risultato: un gatto con le zampe bagnate che pesticcia ovunque, ma soprattutto sul fornello di acciaio, lasciando impronte ovunque.

In quei momenti lo detesto, dico sul serio.

Perché sono sicura che lo fa apposta, infatti si gira a guardami e ci manca solo più che si metta a ridere sotto i baffi.

Quindi... il mio gatto ha il suo bicchiere.
Il prossimo passo consisterà, che so, nell'uso del cucchiaino...
Per mangiar meglio lo yogurt.

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