lunedì 25 novembre 2013

Il ritorno del Grande Ciccio

Natale si avvicina e il Grande Ciccio si lambicca sul regalo da fare alla sua rinnovata bella.
Da gran signore qual è vuole fare una bella figura, mostrarsi magnificente in ogni suo gesto.
Insomma, surclassare il possibile avversario a suon di regali splendidi.
 
Altrimenti, ha sempre quel problema cronico di denaro, che si concretizza con i pantaloni "pezzati" che lo inchioda a una vita di regalucci miserrimi.
 
La soluzione gli viene, quasi per caso, da me.
Vado da lui per parlargli di uno spinoso problema di convenzioni, legato al rialzo infido dei tassi da parte di una banca rivale malefica giusto appunto una settimana prima del lancio della nostra iniziativa. E utilizzo un paragone inusuale per spiegarglielo, non possiamo promettere un diamante e offrire un diamonique.
 
Si ferma, l'unico neurone presente nella sua testa si sveglia di colpo e pare fissarmi  inebetito e allarmato. Mi chiede: ma cusa l'è un diamonique?
 
Quando gli dico che è la migliore imitazione del diamante, che la vendono su Qvc a un prezzo modesto, che sono fatti bene e che, se comprati di piccole dimensioni possono passare per un vero diamante è andato in estasi. Gli occhietti hanno iniziato a brillare, la bocca a sorridere come sotto l'effetto di una paresi, le mani si sono messe a battere sul pancione sognanti. Il neurone si è svegliato e mi è quasi sembrato di vederlo leccarsi concentrato la bocca e darsi una grattatina al capo.
 
Fammi vedere un po'? Come si scrive? No, non lo trovo...
Eccolo....
Dopo una ricerca frenetica, sullo schermo appaiono le immagini dei diamonique. Gli anelli che consolano ogni donna.... insomma. E che salvano le sue tasche...
 
E si è messo a contemplare estaticamente le foto, sembrava un bambino in un negozio di caramelle... Felice... Ha guardato i prezzi, il sito... e per lui l'ascolto era finito.
 
Ma tu ce l'hai? Quale, ah quello.
Mettilo lunedì che così lo vedo...
 
Finto diamond is in the air, insomma.
 
Da lì, la sua testolina è finita sopra una nuvoletta a forma di diamonique e buonanotte.
Ho avuto la certezza che non avesse più ascoltato nulla di quanto di serio gli avessi detto nel pomeriggio, quando la faccenda della convenzione è tornata in auge e lui non si ricordava neppure più quale banca avesse alzato i tassi...  
 
Stamattina, conscia del fatto che è più importante portargli da vedere il diamonique che non aggiornare le banche dati, mi metto il mio bell'anellozzo.
Arriva (non prima delle undici) e nel salutarlo gli porgo la mano. Gli dico: - Eccolo qui.-.
E lui mi fa: - Ci stavo pensando proprio ieri sera.-.
Che, tarato sulle balle di cui costantemente ci omaggia, sa tanto di verità.
 
Mi tolgo l'anello e glielo porgo. Lo guarda bene, alla luce naturale e artificiale.
Me lo fa rimettere e lo ammira indossato. Mi pare soddisfatto e stupito. Da buona imbonitrice gli faccio notare che è rifinito bene e che, se acquistato con la pietra di piccole dimensioni, può tranquillamente passare per vero.
 
Ci scommetto che ha passato il pomeriggio scandagliare il sito per cercare un diamonique da proporre alla bella in una falsa scatola di gioielleria.
Lo sapremo solo... dopo Natale quando faremo la posta ai due alla macchinetta del caffè perché per me... diamonique ci cova!
 
 

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