mercoledì 15 maggio 2013

Troppa generosità lavorativa fa male

E anche troppa coscienza. Imparato sulla mia pelle tempo fa e ribadito dal teatrino di oggi. Protagonisti Danilo, ciccio e il nostro disastratissimo sito, gestito da una dubbia accozzaglia di pseudo informatici.
 
L'origine della grana è una campagna che ha dato poche adesioni, quella sull'efficienza della mobilità bancaria (quanto tempo e quanti problemi nel cambio di conto corrente). Per incentivare le testimonianze da parte dei nostri lettori il nostro eroe si è fatto preparare un pop up da inserire sul nostro sito internet per pubblicizzare l'iniziativa. E già questo, oltre all'aver imparato a caricarlo sul sito da solo, merita una certa considerazione.
 
La tempesta inizia sollevata da un piccolo granello di sabbia. Un post innocente, sul nostro Facebook, ieri. Non riesco ad accedere al sito anche se sono registrato. Questo è il primo di una lunga serie che oggi ha seppellito, letteralmente, la pagina Facebook, intasato la nostra mail e le linee telefoniche.
 
Il nostro coscienziosissimo Danilo si è speso con rigore e tenacia, impavido di fronte al solito fiume di mail che tenta di rimbalzarti la responsabilità del... tutto! informatica compresa.
Ha impiegato tempo, pazienza, cura per capire cosa non andava e cercare di porvi rimedio, pur essendo un problema informatico ed essendo lui, come me, un analista finanziario e non un informatico.
 
Una lettera accentata l'origine del problema. Una à ha mandato in tilt tutto il sistema.
Ma questo grande e lodevole interessamento ha innescato un fenomeno tutto particolare: tu lo hai segnalato, tu te ne sei curato, tu te lo prendi in carico, anche se il problema è ascrivibile a tutt'altra tipologia di inefficienza.
 
E così entra la nostra informatica "punta di diamante" che lo guarda con aria da nasello in carpione mentre lui le mostra l'inaccessibilità del sito. E così qualche informatico gli chiude il telefono in faccia mentre cerca di ottenere lumi da chi di dovere. E così gli ricade addosso anche la colpa del malfunzionamento del sito internet.
 
Esattamente così.
Dopo una mattinata infernale, spesa a telefonare a destra e a manca (e a farsi appendere il telefono in faccia) a cercare di tamponare le richieste su Facebook e a sollecitare prove dai colleghi che fanno gli gnorri, il nostro eroe si trova a tu per tu con il capo.

Siamo nel primo pomeriggio, per cui è già semisprofondato nella sedia, i capelli elettrici sul capo a far da corona a una dispettosa calvizie a chiazze, un agglomerato di vestiti sportivi addosso, ormai stazzonati. Entra a passo di carica il nostro ciccio nazionale, visibilmente su di giri. Si muove a scatti, shekera la pancia fasciata in una camicia bianca triste e slacciata decisamente troppo. Si esprime concitato, agitato e rotea gli occhi. Evidentemente ha qualche rogna addosso che tenta di esorcizzare così come sa, rognando addosso al prossimo.

Il nostro zelantissimo uomo imposta la voce e si appresta al suo zelantissimo servizio:- Vincenzo, se domani ti chiederanno al telefono del sito, sappi che l'unico modo per poter accedere è quello di cancellare tutti i cookies. Ma dall'ufficio informatico hanno detto che è meglio non farlo per non causare i problemi della volta scorsa.-. (cioè perdita di tutte le impostazioni registrate e conseguente caos peggiore di prima).
Il nostro, con la suprema illogicità che lo caratterizza, inizia a dargli addosso, come se fosse sua la colpa del disguido: - Sul sito di google o di yahoo finanza mica ci sono questi problemi, loro hanno informatici all'altezza.-. E ce n'è per tutti: - E anche analisti all'altezza.-. Sottinteso che noi siamo ignoranti e dimenticando che, fino a prova contraria, il capo degli analisti è lui....

Alla fine lo spettacolo è questo: abbiamo la grande pancia protesa in avanti che vibra come un otre che risuona e la piccola testa che accusa, la grande testa tutta impegnata a giustificarsi, quasi avesse costruito lui un sito che non funziona (diciamocelo) e che avesse sabotato volontariamente l'ambiente con il ben noto pop up.

Insomma, cornuto e mazziato.
Avvilitissimo dopo... povero Dani (il ritornello più diffuso per lui).

Da qui (e da altre esperienze) la grande massima: non anticipare i problemi. Avvistali, fissali e poi, solo quando vengono sollevati, proponi una soluzione, non importa se cretina. Non accollarti problemi non tuoi, e sorveglia rigidamente i confini della tua attività evitando intrusioni.
 
 

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