sabato 25 maggio 2013

Mostra Leonardo Milano

Da quando al mia azienda ha deciso di fare gite aziendali culturali io ho cominciato ad andarci più volentieri.
Quella che viene pomposamente chiamata festa di primavera è composta da una o più visite culturali e da un bel pranzo in qualche luogo ameno dove forse la maggior parte dei dipendenti non potrebbe normalmente andarci.

Sono molto soddisfatta della mostra di Leonardo (tema le macchine progettate da Leonardo stesso, tra cui quelle per il volo) anche grazie alla guida, molto brava che ha saputo interessarci senza annoiarci.
Le cose che ho scoperto su Leonardo, in questa incredibile mostra interattiva (per farvi un esempio, ogni macchina può essere ricostruita mediante toutch screen in una gara che premia il più bravo di tutti), mi hanno molto divertita.
Tanto per cominciare di questi numerosissimi progetti quelli che ha concluso sono stati ben pochi.

Ma il suo interesse verso ogni forma di miglioria era bulimico e più da ingegnere che da artista e imperniato sulla volontà di ridurre la fatica umana. E non si applicava solo alle missioni più romantiche, come il volo, ma anche a quelle più terrene tipo il girarrosto (sì avete letto bene:-).
Molto vanitoso, aveva scelto Milano per poter fare quello che voleva, studiare e inventare a piacimento. Grande organizzatore di feste, molto socievole e vanitoso è riuscito a riempire migliaia di pagine di codici e progetti in un'epoca in cui la carta era rara e carissima.

Ho visto anche un antenato del cubo di Rubrick in legno per custodire segreti...

Mi ha molto impressionato la biblioteca ambrosiana.
Ho deciso dove vorrei stare a lavorare, in santa pace, e sono disposta pure a sopportare i cori gregoriani in sottofondo se serve (cosa c'entrano poi con l'epoca di Leonardo lo sanno solo loro).
Le pagine del codice esposte a rotazione mi hanno impressionato meno del curriculum che Leonardo si fa scrivere per averlo scritto per bene, da un altro letterato.


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