martedì 19 marzo 2013

Fiato corto e battito rallentato

Mi sento così in questa giornata di sole tra una nevicata e un giorno di pioggia.
Continua e avanza l'assedio a Pietro da parte della nostra brava albanese, che dopo aver scaricato il marito o viceversa, si è piazzata a casa di lui con i bambini più volte, millantando paure varie, e, ricacciata un paio di volte dai parenti, si crea le occasioni più disparate per ricacciarsi in casa.
 
Il gioco è chiaro: insinuarsi in una casa ricca, sostituire il marito uccel di bosco, sistemare i figli che per altro lui già tiene e mantiene e risolvere i suoi problemi di sopravvivenza.
 
I genitori di lui sono in parte complici, o meglio, sembrano avallare la cosa, occupandosi fin troppo attivamente del divorzio.

La tizia in questione ieri si è piazzata un appuntamento con l'avvocato alle 6 e mezza di sera, pur essendo nullafacente da tutta la vita e potendoci andare quando vuole, in modo da non poter tornare a Bologna la sera.

Indovinate dove ha dormito? A casa di lui, dopo una bella cenetta di pesce con i "suoceri".

Io detesto questa persona di tutto cuore.
E credo che possiate capirlo, anche se, ed è vero, non vorrei più mettermi con lui.
Se, poniamo, tornasse qui e mi facesse una proposta, anche quella che avrei voluto, io direi di no.
Ci sono troppe questioni imperdonabili tra noi. I miei sentimenti sono negativi, e vedo tutti i suoi difetti. Non vorrei più passare i miei giorni con lui.

Ma ho una rabbia addosso...
Ed è legata al fatto di aver "perso", in qualche modo. Io sono molto competitiva, e questa storia l'ho presa come una sfida e una questione assolutamente personale.

In realtà, non è che io abbia fallito. Non c'erano le condizioni per "vincere" e alla fine non c'era nulla da vincere. Se uno si caccia in una situazione del genere e viene in qualche modo sostenuto a proseguire così è perché ha qualcosa che non va e qualcosa che non va ce l'hanno pure i suoi.

Io di matti sono stufa marcia per cui sarebbe auspicabile qualche tipo di particolarità e singolarità caratteriale meno molesta e invasiva.

Ma, a dire il vero, detesto in particolare tutto ciò che di negativo porta alla mia vita. La sua presenza e il suo modo di approcciare la vita mi portano cose negative.

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