martedì 5 marzo 2013

Discussioni da treno

Stamattina, sul treno delle 6 e 56, con i miei abituali compagni di viaggio, Laura, Piero e Annalisa, parlavamo di... politica, tanto per cambiare, e dell'italiano "politico".
 
Quello che mi ha colpito di più è l'atteggiamento quasi radical chic del medio elettore sinistroide.
Si può sintetizzare con: non si può votare altrimenti, tutte le altre alternative sono da buzzurro.
Eppure, dati i risultati, pare che si possa votare in altro modo.
 
Non che mi rallegri constatare che l'italico elettore abbia sempre bisogno di un nuovo "cavaliere bianco", ovvero che debba, nei vari corsi e ricorsi storici, affidarsi all'uomo forte o al guru di turno. Diversi sentimenti mi provoca il vedere l'ennesimo buffone mascherato.
 
Ma credo sia importante capire il perché di questo exploit di voti.
Innanzitutto ha perso molto la Lega. Tra scandali e nepotismi vari il carroccio ha perso di credibilità. E Grillo ha intercettato il voto di molti scontenti. Ma ha fatto incetta di voti a destra e a sinistra.
Perché la maggior parte dei partiti non riesce a capire di avere dei rappresentanti che sono fuori dal mondo. Che vivono in un mondo di privilegi e che non colgono l'estrema sofferenza dell'italiano medio. Quest'ultimo può dirsi fortunato se ha un lavoro: chi tra quelli che hanno in media 10/15 anni più di me ha una posizione generalmente non correlata al titolo di studio. Fa parta della generazione che non ha avuto difficoltà a piazzarsi e che occupa posizioni dirigenziali.
Ma quelli della mia generazione hanno un vissuto diverso.
Hanno studiato di più, hanno faticato, c'è chi è riuscito a trovare un posto, ma generalmente mal pagato e mal trattato, accantonando aspirazioni di ogni sorta. Ed è arcistufo di pagare per tutti.
Tra stage a zero euro (io ne sono un esempio, mesi e mesi in banca d'affari e nemmeno un rimborso per pagarmi il panino al bar) e occupazioni con data di scadenza e nessun paracadute, i voti sono piovuti dai quasigiovani e giovani.
 
Ma anche dai confusi. Insomma, senza bombardarvi di cifre, l'ultimo dato sulla produzione industriale italiana parla di un -10%, la pressione fiscale è al massimo dal gennaio 1990 e non parliamo della disoccupazione.
Basta guardarsi intorno: oggi ero sul 2 e in Corso Genova ho visto che hanno chiuso il negozio Bassetti (e avranno fatto delle svendite senza che me ne rendessi conto, cavolo). Fino a pochi giorni fa era aperto.
E anche quelli che si sono salvati dalla mattanza dei posti di lavoro, particolarmente acuta dalle nostre parti, si sono scontrati inevitabilmente con una fortissima compressione del potere d'acquisto.
Tra un po', e lo dico senza ironia, purtroppo, il punto del programma di Grillo di limitare la circolazione delle auto nei centri abitati per incentivare il pubblico, si realizzerà automaticamente per l'ennesima impennata del prezzo della benzina!
 
Ecco, per tutti quelli che tirano faticosamente a campare, il problema delle coppie di fatto non è primario. Detto chiaramente, non gliene frega niente, perché prima si soddisfano i bisogni primari e poi si passa all'ideale (non è un giudizio sulle coppie di fatto).
E quindi Grillo, con le sue iperboli istrioniche e il suo programma fantascientifico, ma comprensibile, populista, ma insindacabile (alzi la mano chi non vuole pagare meno tasse!), ha attratto un sacco di voti. Protesta, convinzione, smarrimento, tutto è finito nel calderone grillino.
 
Voteranno tutti secondo coscienza (dopo aver capito dove stanno, cosa stanno a  fare e come lo devono fare)?
Io non ci metterei la mano sul fuoco. Mi sembrano un po' telecomandati, pardon, mailcomandati...
 
Ma questo è un altro discorso.

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