Questa settimana sono stata molto male causa influenza.
Nella notte tra martedì e mercoledì, dopo averla covata per giorni, l'influenza mi ha travolto, mostrandomi il suo lato più antipatico, quello gastrointestinale.
Da giorni, probabilmente, dovevo averla addosso, perché mi ha germita duramente.
Vi risparmio i particolari di una nottata tra bagno e divano, impossibile dormire a letto, tra pulizie e malesseri. Solo alle prime luci dell'alba mi sono assopita, in stato di grande prostrazione.
Ebbene, non è di questo che volevo parlarvi, ma di una cosa che mi ha profondamente turbata e preoccupata. Quando è stato chiaro che il giorno dopo non potevo andare al lavoro (in che condizioni poi, dato che ero uno straccio influenzato), mi sono sentita in colpa. Un altro collega era malato e il giorno stesso, oltre a una montagna di lavoro, ci sono stati problemi sul lavoro (legato sempre al superlavoro).
Capite? Questo è il problema, la sindrome da Bee Bee che mi affligge.
Ora, io posso passare in quello stramaledetto ufficio 20 ore al mese più del dovuto, posso comprarmi i giornali e vedere le notizie in anticipo sul web prima di andarci, controllare mille volte le cose e fondermi il cervello, ma è impossibile non commettere errori e accontentare tutti.
Ho troppo lavoro e da troppo tempo.
Non si possono fare analisi finanziarie tirando i dadi a caso, e, inoltre, si dà il caso che mi siano capitati da seguire gli unici prodotti che, in questo momento di forte crisi, interessano alla gente, per cui arrivano domande a fiotti, appena c'è il minimo problema scrivo, telefonano, si lamentano.
Il fatto è che tutto il lavoro ereditato da Michela non mi dà tregua e gli ultimi tre mesi si sono trasformati in un inferno, fatto di nervi tesi, preoccupazioni che si riversano implacabili sul mio stato di salute.
Non dico che l'influenza sia determinata dallo stress, però, se avessi una condizione psicologica migliore di certo mi ammalerei meno.
Ma qual è il problema? Un eccessivo senso di responsabilità, tipicamente femminile e sulla cui debolezza nel lavoro fanno di solito leva per spremerti oltre il dovuto ?
Il problema a dir di no?
Bisogno di essere apprezzata?
Non ve lo so dire, ma so di per certo che non è il luogo giusto e non ci sono le persone giuste.
Ripensando alla mia vita, ci sono state fasi e ci sono stati periodi solitamente scanditi da corsi di studio o da relazioni, che poi si sono chiusi. Io vorrei chiudere questo che sto vivendo.
Devo tornare ad avere il controllo della mia vita e della mia persona.
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