sabato 28 luglio 2012

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Mancano due giorni alla mia partenza. La confusione, di cose e pensieri, regna sovrana.
Non solo una valigia (una?due?) a metà, ma anche due guide appena comprate, mentre lo scorso anno ero ferratissima su tutto.
Ho passato una settimana terribile, con un mal di testa che mi ha accompagnata ininterrottamente da domenica. Un ritmo di lavoro da cardiopalma, tutto all'ultimo, incrociando le dita che sia andato tutto bene. Sono prostrata, davvero.
E sciupata. Ho un'aspetto stanco e stroppicciato, occhiaie infinite un milione di impurità e capelli isterici.

Mi sto chiedendo cosa dimenticherò a casa, perché qualcosa di sicuro dimenticherò.

Per me la vacanza è sempre stato un passaggio.
Sono sempre partita con lo spirito di dire: - Ok, vado, imparo, vedo, ci svaghiamo. E poi ci ritroviamo. E il prossimo anno, magari....-.

Quest'anno, però, non mi aspetto più niente.
Sono più presente a me stessa.
E forse è meglio così.

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