martedì 3 luglio 2012

Emozioni

Da qualche settimana, prendendo ormai definitivamente le distanze, vedo con chiarezza quanto folle sia stato in passato il mio attaccamento a dispetto di ogni segnale, grande e piccolo, che mi dimostrava con chiarezza l'assoluta natura maligna di questo amore unilaterale.
Eppure, la mia cecità mi ha fatto perdere di vista il confine tra il bene e il male, tra il giusto e l'assurdo.

La guardo da mezza distanza questa cosa, e quindi posso vederla, abbastanza bene, dall'alto al basso.
Se mi guardo allo specchio, posso vedere distintamente quanto male mi abbia fatto, e mi chiedo come posso aver rincorso questo pazzo, nemmeno tanto bello e certamente non così interessante.

Il sospetto è che, in fondo, rimanga sempre, nel campo dei sentimenti, una povera orfana abbandonata, priva di guida, timorosa di puntare in alto, e disposta ad invaghirsi di chi mi concede qualche attenzione.

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