Sotto un cielo che sembra soleggiato solo in superficie, eccoci di nuovo al lunedì.
Come sempre mattinata di fuoco, oserei dire incrociato, fino alle 13:30.
Mi aspetta un pranzo, chiamiamolo così, veloce e un pomeriggio impegnato in un'attività inutile, noiosa, e pesante.
Il costante gelo del mio ufficio è stato mitigato da un colpo di genio: abbiamo aperto le finestre, sì, con i condizionatori accesi. Ci sono tutti gli uomini vestiti come d'inverno, camicia con maniche lunghe, pantaloni di fustagno e scarpe invernali. Ma anche loro hanno freddo. Il mio cerchio alla testa, che fedelissimo si presenta ogni giorno verso le 12, massimo 12 e 30, oggi è assente.
In compenso abbiamo musi lunghi in fondo alla stanza. E dire che fuori c'è un bel venticello, sembra primavera.
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