Questo è il menù della festa che, finché sono stati vivi i miei nonni ha caratterizzato le nostre feste.
Il piatto forte sono i ravioli.
Ravioli che venivano fatti con la gallina a cui veniva tirato il collo per l'occasione.
Ravioli fatti in casa, con la pasta all'uovo, grossolani, con ripieno di gallina, prosciutto o salsiccia, parmigiano, noce moscata.
Serviti con un fondo di brodo di gallina e formaggio grattugiato.
Salame sottograsso, mandarini e frutta secca non potevano certo mancare.
Poco importante il secondo, quando c'era, magari della carne, ma non importava.
Il dolce, invece, anche più di uno, non mancava mai.
In tutti i dintorni questo è il piatto tradizionale, sostituito nel tempo con altri, magari già pronti.
Naturalmente l'orario del pranzo era assai anticipato e non oltre le 12 e 30.
Quello che ricordo è anche la noia, il lunghissimo pomeriggio passato accanto alla stufa (sempre un freddo cane nella vecchia casa) e il pensiero dei compiti da fare.
A ognuno la sua sedia e a mia mamma lo sgabello, chissà perché.
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