giovedì 27 dicembre 2012

Assetati alla meta

Qualche tempo fa, sull'onda dell'entusiasmo per la green economy, hanno installato in azienda delle comodissime fontanelle da cui attingere acqua microfiltrata, riducendo così il volume di plastica riciclata e anche il peso degli acquisti alla macchinetta.

Ora si è deciso di cambiare il gestore delle macchinette.
In pochi giorni si è generato il caos più totale, seguito all'annuncio che ognuno di noi doveva svuotare il credito presente nella chiavetta.
A questo è coincisa l'assenza del personale che deve riempire le macchinette, con la conseguenza di lasciare sguarnito tutto. Niente acqua, niente merendine, niente di niente.

Come in pellegrinaggio, file e file di gente si sono mosse tra i piani alla ricerca di qualcosa da portarsi a casa (qualsiasi cosa) pur di non lasciare nulla sulla chiave. Gente che vagava con le braccia piene di lattine e cornetti, altri che non riuscivano a prendere nulla.
Il vertice del ridicolo è stato raggiunto da una collega di Maria che, nella foga di prendere il più possibile, ha fatto cadere nel cestello tante di quelle cose da bloccarne la porta basculante.
Ha completato l'opera affiggendo un cartello in cui si dichiarava che tutto il contenuto del cestino era suo e solo suo, indirizzato alla logistica.

Stamattina, un deserto: macchinette spente, tranne una, zucchero esaurito, e, ora, incrocio due operai che sono venute a prendersele le macchinette, comprese le fontanelle dell'acqua....
Morale, domani devo affittare uno scerpa per portarmi l'acqua oppure fare la sete...
A voi la scelta.



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