Aiuto, la mia pancia fa le capriole.
Anzi, fa delle evoluzioni da circo, a giudicare dai sommovimenti che sto avvertendo.
Improvvisamente è lievitata, come un panettone in procinto di scoppiare.
Con circospezione mi guardo intorno: oddio, qualcuno se ne accorgerà?
Una via di mezzo tra il rombo di un tuono e il fragore della cascate del Niagara si abbatte sul mio povero pancino, il centro delle mie emozioni, anche queste, poverette, un pochino ammaccate.
Troppe emozioni e "non emozioni" che hanno mandato in tilt la mia pancia delicatissima, che ora ruggisce e si ribella.
Forse sarebbe bene ascoltare cosa dice... Aspetta aspetta, mi sta gridando: - Ehi sorda, come fartelo capire? Come? nemmeno urlando mi stai ad ascoltare. Smettila immediatamente con queste situazioni mortificanti. Devi seguire solo quello e chi ti fa stare bene, hai capito sciroccata? Come se non ne avessi perso abbastanza di tempo dietro a persone frustranti. Ma ti pare sensato farti destabilizzare da un nulla assoluto? Non sei una bambina, lo sai che tu che non si può piacere a chi non si piace, nemmeno compiacendo. Quindi, queste energie, impiegale altrimenti.
Leggi, fai sport, esci, frequenta altre persone... -.
Credo che la mi pancia ragioni alla fine meglio del mio cervello, temo...
Dovrei darle retta. Anche se non è semplice è l'unica cosa da fare.
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