venerdì 26 ottobre 2012

Ciccio e la stampante

Abbiamo una sola grande e inefficiente stampante multifunzione che serve a un ufficio di oltre 50 persone (siamo una società editoriale).

Ogni giorno ha un problema: finisce il toner, si riempie il toner, si blocca, si inceppa.
I problemi aumentano quando Ciccio, uomo dalla rara delicatezza, la prende a calci.

Poco fa, nel fervore della produzione del venerdì, lanciamo a frotte le nostre stampe e ci accorgiamo che non escono.
Immaginatevi, un ufficio intero che deve fare un giornale e non può stampare una virgola e non può nemmeno fare il controllo ortografico, dato che nell'aggiornamento di Word che ci hanno caricato, l'unico correttore che funziona è quello in fiammingo....
Come un nugolo di mosche tutti a vedere che succede.

Sul display compare il segnale di errore: inceppamento zona A1 ed A2.
Apri, chiudi, smonta, fruga, pestati un dito, spegni e riaccendi (la base dell'informatica) niente.
Morta con due luci lampeggianti.

Mentre siamo lì, chi seduto, chi in piedi, chi chinato a cercare il foglio che si frappone tra noi e le agognate stampe, esce lui, il Ciccio nazionale, camicia bianca della comunione e bottone in agonia (eutanasia per il bottone, vi scongiuro), panza in fuori, braccia ampiamente discostate dal busto rotondo quanto basta per far passare la pancia, piedi da papera in fuori, imbustati in ridicole scarpe dimagranti, e ci ha: - Eh, guardali, tutti gli scienziati a far funzionare la macchina.-.

Detto questo chiama l'ascensore e si imbarca sul medesimo alla volta del tramezzino quotidiano.
Nel caso in cui l'ascensore si bloccasse, credo che i suddetti scienziati si guarderebbero bene dall'intervenire.

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