No, non è un titolo per un nuovo racconto inventato di matrice surreale, è proprio quanto mi è successo stamattina.
Lunedì mattina, ho necessità impellente di recarmi in farmacia per comprare una pomata capace di alleviare il prurito terribile che sprigionano alcune punture di zanzara (sono allergica anche a quelle, olé!). Mi reco quindi alla farmacia all'angolo, convinta che si tratti di una commissione semplice e veloce.
Chi vuoi che ci sia il lunedì mattina presto in una farmacia di periferia che non abbia fretta di fare la sua commissione e correre al lavoro?
E invece no.
Entro e sono dapprima contenta di vedere che davanti ho una sola persona.
Una ragazza piccolina un poco sciatta, che parla con la farmacista.
Dopo qualche minuto mi rendo conto che si sta facendo consigliare un autoabbronzante: è davvero incredibile vedere dove la gente butta il suo denaro, mi dico perplessa.
Perché, e lo sanno tutti. l'autoabbronzante macchia, dona un colorito atrocemente arancione, e non dura.
I minuti passano: la nostra donna è orientata su delle salviettine impregnate di autoabbronzante (insomma, di male in peggio) a detta della farmacista in offerta (2 euro a salviettina, per capirci).
Minuziosamente descrive l'intero abito, le scarpe, le parti scoperte, quelle coperte e semi coperte, la durata della cerimonia, il luogo e, infine, pure la luna di miele. Il tutto per decidere quante salviette comprare.
- me ne bastano due o tre? ma no, esageriamo, facciamo quattro.-
La farmacista le fa notare che l'abbronzatura, seppur finta, modello "muratore" o "gambaletto" che dir si voglia, non è il massimo, considerando la prospettiva di una prima notte di nozze e di una successiva vacanza al mare. Ma la nostra, imperterrita, aggiunge solo una salviettina in più.
Vai che abbiamo finito, mi dico io, mentre il prurito aumenta, se possibile.
No, perché parte la discussione sul tono dell'autoabbronzante: chiaro, medio o scuro?
Dopo cinque minuti di valutazioni interessantissime su tono e sottotono della pelle della ragazza, la farmacista le consiglia, prima, di fare uno scrub per un risultato migliore, in particolare sui piedi.
Non hanno ancora finito di discutere dell'applicazione ma, finalmente, vengo salvata da un'altra farmacista, la quale mi serve. Esco con la mia pomata, pronta finalmente a schizzare al lavoro (per scoprire che non funziona nulla.... e perdere così due ore a guardare per aria).
Intanto mi chiedo: ma, se proprio ci tieni a essere abbronzata, non puoi farti due lampade/andare in piscina????
Ti sposi una volta nella vita (o un numero limitato di volte). Ma cosa ti costa evitare di fare delle cose raffazzonate a tutti i costi ed essere semplicemente se stessi?
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