giovedì 26 giugno 2014

Gatto versus umano

- So che sei il mio animale umano, che sei più grosso, mangi sul tavolo e hai una ciotola enorme, ma io, che sono il tuo animale felino, ho il naso fino e non credere di fregarmi: questo è filetto, succulento filetto al sangue. Non ho diritto a qualche bocconcino? Vorrai mica mangiare tutto tu.-.
 
Questo pare pensare il Teo, che con la testa spinge come un ariete per arrivare alla mia bistecca.
 
Sono malaticcia e ho deciso che una bella dose di carne rossa non potrà farmi che bene.
Mia nonna approverebbe di certo, e io, che non temo il colesterolo (non vedo perché dovrei, ho gli esami in perfetto ordine), mi sono comprata una bella bistecca di filetto che costa almeno tanto quanto l'intero servizio di piatti dell'Ikea in cui sto cenando.
 
Al mio gatto concedo molto, direi moltissimo, tanto da doverlo dissuadere dal cercare di fregarmi la bistecca fumante dal piatto medesimo.
 
Se ne sta in un angolo, e mi guarda in tralice, indirizzandomi uno spicchio di pupilla sottile come una fessura. Il suo occhio rotondo mi guarda risentito. Si ferma un attimo e poi, lentissimamente, con la somma grazia dei felini spinge avanti, impercettibilmente, la zampa sinistra, seguita fulmineamente da quella destra. Mentre cerco come posso di opporre resistenza all'avanzata del testardissimo felino, il cui gusto è certo (mai e poi mai darebbe l'assalto a una bistecca di reale, per esempio), mi rendo conto della difficoltà di erigere barriere che possano aver ragione dello sgusciante esserino agguerrito e peloso.
 
Finisce così, naso contro naso (piatto quello del Teo e "importante" il mio), e mentre io ringhio, o almeno ci provo, e lui, con le zampe nel  mio piatto tenta di arpionare un pezzo di bistecca.
 
Con scatto felino si disimpegna dalla mia fronte e agguanta con la sua bocchina un bel pezzo di carne e, eludendo la mia difesa, se la dà a gambe portandoselo via, mangiandolo con calma e poi, leccandosi pure i baffi.
 
Il tutto alla faccia mia...

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