domenica 18 novembre 2012

Un momento di pace assoluta

In cerca di cibo per la mente, capace di lenire lo stress di questo periodo, ieri mattina sono andata in biblioteca. Lo scopo, trovare qualcosa da leggere di interessante e trovare, soprattutto, quel conforto che solo l'odore dei libri e il loro calore può dare.

L'avveniristica struttura di Mortara ha anche una saletta sul retro, quella dei libri dimenticati, capitati lì per un criterio di archiviazione oscuro e incomprensibile anche ai libri stessi.
Quello che è diventato un centro di incontro quasi, ha questo luogo solitario, in cui regnano biografie improbabili e guide viaggi, in cui rintanarsi.

Alla ricerca di un libro che mi ispirasse, mi sono spostata nella saletta.
Dopo qualche momento, girando tra gli scaffali, ho avuto quello che potrei definire la coscienza assoluta del momento. Mi sono fermata, e ho ascoltato un silenzio assoluto che mi avvolgeva. Tra i libri, in un'atmosfera ovattata, nella solitudine più benefica, in quel momento ero lì e basta, senza pensieri, ansie, desideri, senza rincorrere false promesse o speranze irreali.

Non il sonno, popolato da sogni faticosi e ansiogeni, non il resto, ma quel momento è stato il vero momento rigenerante del we.
L'affetto dei libri trova sempre modo di farsi sentire, per chi li ama sul serio.

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