Ho finito di leggere il libro di Neige de Benedetti.
Un libretto furbo, che per essere apprezzato necessita di avere almeno (mentalmente) dieci anni meno di quelli che ho io.
Una bambina e una ragazza senza amici, l'ombra dei suicidio, del padre della piccola e che cerca in continuazione la giovane, afflitta da una serie di problemi familiari. Unite una dose misurata di stravaganza artistica, un adeguato sprezzo per il realismo, dei racconti scemi fatti di frasi smozzicate senza né capo né coda, un bel giornalista che cade folgorato dalla tendente al suicidio appena la vede, e una madre scultrice.
E non dimentichiamoci il vivaio magico e il suo proprietario.
Mescolate bene e avrete il libro Tubì tubì, che in alcuni passaggi, nonostante abbia qualche spunto interessante, cede paurosamente al moccismo, nel suo aspetto snob, però.
Parte bene, con una bambina credibile, e finisce (anche se una fine non c'è) come potrebbero finire le canzoni di Ramazzotti o di Alessandra Amoroso.
Insomma, una tipa in gamba questa, che ha scritto un libro di moda per degli adolescenti mentali (l'età non conta) con velleità intellettuali.
Molto brava, promossa dalle vendite.
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