- Non devi più farti quel colore di capelli, non ti sta bene, è troppo giallo.-.
Come sempre mia madre brontola, nel momento meno opportuno, ovvero al termine della cena del sabato, per analizzare il mio nuovo colore di capelli.
Il copione è sempre lo stesso: finge di osservarmi da lontano con aria seria (miope o daltonica?) e poi, con la stessa delicatezza con cui un operaio incaricato delle demolizioni prende a mazzate un muro, ti spara il consueto complimento.
Stavolta sono i capelli, ma potrebbe essere la lunghezza della gonna, oppure la scollatura, o, magari il tacco della scarpa che ho ai piedi.
Oggi, al mercato, ho visto due signore, madre e figlia una sui settanta e una sui cinquanta, in forma e ben curate senza essere eccessive. La madre si entusiasmava per un abito e a me, osservandole, è venuto da pensare: - Perché mia madre non è così?-.
Intendo dire, perché mia madre non ama vestirsi in modo elegante (o anche soltanto accettabilmente femminile), perché non si trucca, non si pettina, non si mette mai né un ornamento, né un po' di profumo?
E, il "bello" consiste nel fatto che, questa persona disinteressata da sempre nei confronti del suo aspetto, che non esce mai, si ostina a stracciarmi le vesti mediante consigli di stile.
Che io incasso come sempre con incredibile buona grazia.
Beh, certo, con la mia miglior buona grazia.
Stasera le ho detto che ho raccolto pareri contrastanti, c'è a chi piace e a chi no. Io stessa non ho ancora maturato un giudizio definitivo in materia, il che è vero.
E, ho sottolineato, il mio è l'unico che conta per me.
E' davvero difficile far evolvere i rapporti tra genitori e figli, soprattutto quando i genitori tendono ad "allargarsi" un po' troppo e a disporre dei figli come di una loro appendice.
Una vera lotta quotidiana, di cui non si vede la fine...