sabato 22 febbraio 2014

Intossicazione da volgarità

Da qualche tempo, per impegni vari e pressanti (palestra, corso di scrittura, corso di pittura, teatro) non ho più tempo per abruttirmi davanti alla tv o leggendo libri spazzatura.

Salvo la triste parentesi di San Valentino passato a divorare una orribile vicenda sentimentale, scontata e banale, la mia mente è stata esposta a molti stimoli diversi, e tutti di alto livello. 
A volte altissimo, per me, che, in pratica, a certe manifestazioni culturali non sono più abituata dal liceo.

La cosa che mi ha più colpito, soprattutto scrivendo, è il fiorire di una nuova ricchezza di linguaggio. Con una vera e propria opera di recupero dentro di me, ho potuto tornare in possesso di un vocabolario abbastanza ricco e, cosa ancora più interessante, ho ripristinato una dialettica accettabile.

Tutte cose che mi sono resa conto di aver perso frequentando persone di scarso valore culturale e morale.

Insomma, il "contagio da ignoranza" esiste eccome, e selezionare bene cosa si mette nella propria testa è fondamentale per non... decadere nella volgarità.

Nessun commento:

Posta un commento