martedì 11 febbraio 2014

C'era un volta uno zoo danese...

Che bello, penso, oggi porterò i miei bambini allo zoo.
Certo, non è come vedere gli animali dal vivo, ma, si sa, in Danimarca è improbabile vedere certe bestie allo stato brado. Per cui, per far felici i bambini, e anche me nel cogliere il loro sguardo estasiato, andiamo allo zoo.
 
Metti anche che siamo di Copenaghen e che, quindi, andremo tutti allo zoo a Copenaghen.
 
Tutti e quattro, mamma, papà e bambini ci prendiamo per mano ed entriamo nei vialetti dello zoo.
Qui un leone, là una scimmia, i bambini sono contenti e si sono messi a reclamare un gelato.
E perché no, penso, è domenica, un bel gelato si può prendere.
 
Un bel pomeriggio sereno per la mia famigliola, a indicare animali e nomi ai piccoli, a ricrearsi prima dell'inizio della settimana.
 
Improvvisamente vediamo un assembramento. Pare che tutti i visitatori dello zoo, bambini, adulti, adolescenti nonni e cani siano davanti a una gabbia.
 
Ma certo, è la gabbia delle giraffe. Oh, quanto amo le giraffe, sono proprio i miei animali preferiti, con i loro occhioni dolci e pacifici, le loro lunghe zampe magre e agili...
 
I bambini ci sfuggono, sono piccoli, agili e sgusciano tra le persone. Vogliono andare davanti per vedere meglio, e, data la loro velocità, ce la fanno agevolmente.
 
Urla, strepiti, ma che succede?
 
Ci facciamo largo a stento tra la folla, che, nonostante affermiamo di aver perso i bambini, si schiera compatta davanti a noi. Quando li recuperiamo il piccolo urla disperato e il grande non fa che vomitare. Per terra sangue e sangue a non finire, odore di carcassa, di selvatico e pezzi di pelle.
Non riesco a vedere bene, ma mi pare di scorgere degli uomini nella gabbia che stanno tagliando o segando un animale.
 
Sembra di essere sul set di un film di Dario Argento, molto meno raffinato.
 
Siamo tutti scossi e spaventati. Non so come calmare i bambini e neppure come spiegare loro l'accaduto, sempre che una spiegazione razionale esista.
 
Il giorno dopo vengo a sapere che è stata crudelmente soppressa una piccola giraffa, colpevole di essere indesiderata, sezionata davanti al pubblico e data in pasto alle tigri, nonostante altri zoo avessero manifestato interesse per poterla avere.
 
Al di là dell'immedesimazione in chi, sfortuna sua, esce una domenica per portare i bambini allo zoo e si trova sul set di Shining, volevo sottolineare l'assoluta crudeltà e barbarie di un gesto davvero non necessario.
La natura, che non è troppo benigna, ci pensa lei a "eliminare" gli animali di troppo.
Inoltre, non è necessario sottoporre i presenti innocenti, bambini compresi, a un simile spettacolo.
 
Sono estremamente indignata e disgustata dalla notizia. Mi sono chiesta quale razionalità potesse avere un gesto del genere e chi avesse la facoltà di decidere dell'esistenza di poveri animali indifesi.
 
Le ragioni sono molte, ma io sono fermamente contraria a zoo, parchi naturali, e via dicendo, così come sono contraria a tutte le forme di "arte" che implicano l'uso di animali.
A maggior ragione alla soppressione dei medesimi e nella spettacolarizzazione del gesto.
 
Lasciamoli nella savana!
Lasciamoli nella foresta!
 
Io, comunque, allo zoo di Copenaghen non ci voglio andare.
E neppure negli altri!
 
 
 
 
 
 
 

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