In bilico tra l'amarcord e il revanchismo più sfacciato, oggi il mio capo ci ha arringati per più di un'ora, a cavallo dell'intervallo del pranzo, naturalmente, agitandosi incessantemente, dondolando, ora minacciosamente, ora maldestramente, sulle sue ciabatte dimagranti in pura plastica nera.
La minaccia del numero mille, un numero quasi diabolico, comunque fatale e significativo, si addensava sulle nostre teste da tempo. Riunioni fiume in cui sono state toccate tutte le tematiche cariche alla celebrazione dell'evento, soffermandosi in particolare su quelle a carico di altri dipartimenti e di eccezionale finezza (gadget dedicati, convegni, libri !?!).
Il risultato è stato un lungo elenco in cui, tra le altre voci riassuntive è citato ad esempio Topolino n°1.000 e la sua fantastica copertina di metallo dorato (ho la mail come prova del fatto che è vero).
Oggi, in tarda mattinata, il nostro si presenta all'intero consesso, che, a differenza sua, stava lavorando, agitandosi a più non posso nella sua camicia in forte sofferenza. Pare che abbia risposto di aver già spedito il programma per il fatidico numero a chi lo sollecita, mentre... non esiste un vero programma.
A scatenare il fiume dei ricordi e delle rivendicazioni una debole opposizione all'idea di fare un numero monotematco su quanto siamo stati bravi e belli in questi anni. In fatto che non sia vero è un dettaglio, naturalmente.
A sentir lui siamo noi che abbiamo insegnato agli italiani a:
comprare obbligazioni e non solo titoli di Stato
non comprare dai promotori finanziari
investire nei conti deposito e cambiarli pure
e poi abbiamo anche:
sdoganato Ing garantendo la fiducia dei risparmiatori
obbligato le banche a modificare i prospetti informativi delle index linked
iniziato a fare i test pratici girando per le banche
obbligato le banche a vendere allo sportello diversi strumenti finanziari, oltre che i propri
- E chi gliel'ha insegnato? Noi, e non quelli del Sole che ci hanno copiato.-.
Avessi l'udito più fine sentirei anche un sottofondo di cigolii di giunture, di bottoni e artiglioni molto stressati dalla ciccia che circonda l'uomo, che ha già richiesto di slacciare un discreto numero dei bottoni della camicia, chiazzata senza pietà sulla schiena, vittima della foga e del grasso.
E in un crescendo lirico incontenibile, che poteva concludersi solo con dei fuochi d'artificio, il nostro gentleman a un bel momento si stufa, e cambia argomento.
Esattamente nel momento in cui dall'autocelebrazione si passa alla definizione, seppur in fase embrionale, del lavoro da fare... Appunto, lavoro.
E si mette a parlare d'altro, salvo poi ricadere nel delirio della rievocazione di tante battaglie, come quella globaletgotalesuprema contro tutto e tutti per affermare la possibilità di realizzare una banca dati su excel.
- Perchè loro non capiscono.-
Invece capiscono benissimo. Le banche dati sono più d'una e il programma non è adatto a supportare una simile massa di dati, restituisce errori di calcolo impossibili da scovare a occhio nudo e causa molto e molto lavoro inutile a chi se ne occupa (ovviamente responsabile di tutti gli errori, anche queli occulti). Lo dico per eseprienza, una è mia e non è un piacere occuparsene.
E per finire.... la perla più luminosa.
-Noi abbiamo insegnato l'onestà intellettuale a tutti.-.
Soprattutto con il caso Parmalat, ovviamente.
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