Pensavo che il mio ufficio e limitrofi fossero abitati da strani soggetti.
Oggi ne ho scovato uno ancora più strano.
Eravamo seduti in sala mensa, a consumare il tipico triste pranzo del venerdì, quello messo insieme sotto l'assillo del frigo vuoto. Immaginatevi una stanzetta a pian terreno, esposta a Nord, con tende a pannello un tempo bianche, tavoli di plastica bianca e seggiole pieghevoli azzurre, gialle, verdi, bianche e nere.
Il tutto assai economico, come il frigorifero che ci è stato destinato (per me il sopravvissuto di qualche test che non sono riusciti a piazzare mediante lotteria aziendale) e i due forni a microonde.
Il popolo della sala mensa è quello che risparmia e che ha fretta.
Quello che vuole pranzare in mezz'ora, si porta le cose da casa e usa i ticket per fare la spesa, esattamente come faccio io.
Ebbene, oggi entra uno strano tizio, magro, allampanato e con un profilo da corvaccio, nero e grigio, arruffato nella chioma fluente e un po' hyppie nell'aspetto.
Questo si avvicina al nostro tavolo, prende una sedia libera, la rivolge verso il microonde e si siede.
Solo a questo punto ci accorgiamo che ha in mano una telecamera.
Per circa 5 minuti, durante i quali tutti si ammutoliscono, continua a filmare il microonde, il cui piatto funziona a vuoto.
Poi si alza e se ne va.
Mah.
venerdì 31 agosto 2012
giovedì 30 agosto 2012
Vinceremo
In bilico tra l'amarcord e il revanchismo più sfacciato, oggi il mio capo ci ha arringati per più di un'ora, a cavallo dell'intervallo del pranzo, naturalmente, agitandosi incessantemente, dondolando, ora minacciosamente, ora maldestramente, sulle sue ciabatte dimagranti in pura plastica nera.
La minaccia del numero mille, un numero quasi diabolico, comunque fatale e significativo, si addensava sulle nostre teste da tempo. Riunioni fiume in cui sono state toccate tutte le tematiche cariche alla celebrazione dell'evento, soffermandosi in particolare su quelle a carico di altri dipartimenti e di eccezionale finezza (gadget dedicati, convegni, libri !?!).
Il risultato è stato un lungo elenco in cui, tra le altre voci riassuntive è citato ad esempio Topolino n°1.000 e la sua fantastica copertina di metallo dorato (ho la mail come prova del fatto che è vero).
Oggi, in tarda mattinata, il nostro si presenta all'intero consesso, che, a differenza sua, stava lavorando, agitandosi a più non posso nella sua camicia in forte sofferenza. Pare che abbia risposto di aver già spedito il programma per il fatidico numero a chi lo sollecita, mentre... non esiste un vero programma.
A scatenare il fiume dei ricordi e delle rivendicazioni una debole opposizione all'idea di fare un numero monotematco su quanto siamo stati bravi e belli in questi anni. In fatto che non sia vero è un dettaglio, naturalmente.
A sentir lui siamo noi che abbiamo insegnato agli italiani a:
comprare obbligazioni e non solo titoli di Stato
non comprare dai promotori finanziari
investire nei conti deposito e cambiarli pure
e poi abbiamo anche:
sdoganato Ing garantendo la fiducia dei risparmiatori
obbligato le banche a modificare i prospetti informativi delle index linked
iniziato a fare i test pratici girando per le banche
obbligato le banche a vendere allo sportello diversi strumenti finanziari, oltre che i propri
- E chi gliel'ha insegnato? Noi, e non quelli del Sole che ci hanno copiato.-.
Avessi l'udito più fine sentirei anche un sottofondo di cigolii di giunture, di bottoni e artiglioni molto stressati dalla ciccia che circonda l'uomo, che ha già richiesto di slacciare un discreto numero dei bottoni della camicia, chiazzata senza pietà sulla schiena, vittima della foga e del grasso.
E in un crescendo lirico incontenibile, che poteva concludersi solo con dei fuochi d'artificio, il nostro gentleman a un bel momento si stufa, e cambia argomento.
Esattamente nel momento in cui dall'autocelebrazione si passa alla definizione, seppur in fase embrionale, del lavoro da fare... Appunto, lavoro.
E si mette a parlare d'altro, salvo poi ricadere nel delirio della rievocazione di tante battaglie, come quella globaletgotalesuprema contro tutto e tutti per affermare la possibilità di realizzare una banca dati su excel.
- Perchè loro non capiscono.-
Invece capiscono benissimo. Le banche dati sono più d'una e il programma non è adatto a supportare una simile massa di dati, restituisce errori di calcolo impossibili da scovare a occhio nudo e causa molto e molto lavoro inutile a chi se ne occupa (ovviamente responsabile di tutti gli errori, anche queli occulti). Lo dico per eseprienza, una è mia e non è un piacere occuparsene.
E per finire.... la perla più luminosa.
-Noi abbiamo insegnato l'onestà intellettuale a tutti.-.
Soprattutto con il caso Parmalat, ovviamente.
La minaccia del numero mille, un numero quasi diabolico, comunque fatale e significativo, si addensava sulle nostre teste da tempo. Riunioni fiume in cui sono state toccate tutte le tematiche cariche alla celebrazione dell'evento, soffermandosi in particolare su quelle a carico di altri dipartimenti e di eccezionale finezza (gadget dedicati, convegni, libri !?!).
Il risultato è stato un lungo elenco in cui, tra le altre voci riassuntive è citato ad esempio Topolino n°1.000 e la sua fantastica copertina di metallo dorato (ho la mail come prova del fatto che è vero).
Oggi, in tarda mattinata, il nostro si presenta all'intero consesso, che, a differenza sua, stava lavorando, agitandosi a più non posso nella sua camicia in forte sofferenza. Pare che abbia risposto di aver già spedito il programma per il fatidico numero a chi lo sollecita, mentre... non esiste un vero programma.
A scatenare il fiume dei ricordi e delle rivendicazioni una debole opposizione all'idea di fare un numero monotematco su quanto siamo stati bravi e belli in questi anni. In fatto che non sia vero è un dettaglio, naturalmente.
A sentir lui siamo noi che abbiamo insegnato agli italiani a:
comprare obbligazioni e non solo titoli di Stato
non comprare dai promotori finanziari
investire nei conti deposito e cambiarli pure
e poi abbiamo anche:
sdoganato Ing garantendo la fiducia dei risparmiatori
obbligato le banche a modificare i prospetti informativi delle index linked
iniziato a fare i test pratici girando per le banche
obbligato le banche a vendere allo sportello diversi strumenti finanziari, oltre che i propri
- E chi gliel'ha insegnato? Noi, e non quelli del Sole che ci hanno copiato.-.
Avessi l'udito più fine sentirei anche un sottofondo di cigolii di giunture, di bottoni e artiglioni molto stressati dalla ciccia che circonda l'uomo, che ha già richiesto di slacciare un discreto numero dei bottoni della camicia, chiazzata senza pietà sulla schiena, vittima della foga e del grasso.
E in un crescendo lirico incontenibile, che poteva concludersi solo con dei fuochi d'artificio, il nostro gentleman a un bel momento si stufa, e cambia argomento.
Esattamente nel momento in cui dall'autocelebrazione si passa alla definizione, seppur in fase embrionale, del lavoro da fare... Appunto, lavoro.
E si mette a parlare d'altro, salvo poi ricadere nel delirio della rievocazione di tante battaglie, come quella globaletgotalesuprema contro tutto e tutti per affermare la possibilità di realizzare una banca dati su excel.
- Perchè loro non capiscono.-
Invece capiscono benissimo. Le banche dati sono più d'una e il programma non è adatto a supportare una simile massa di dati, restituisce errori di calcolo impossibili da scovare a occhio nudo e causa molto e molto lavoro inutile a chi se ne occupa (ovviamente responsabile di tutti gli errori, anche queli occulti). Lo dico per eseprienza, una è mia e non è un piacere occuparsene.
E per finire.... la perla più luminosa.
-Noi abbiamo insegnato l'onestà intellettuale a tutti.-.
Soprattutto con il caso Parmalat, ovviamente.
Maligne soddisfazioni
Una piccola soddisfazione, tanto più gustosa quanto maligna mi è stata appena regalata, involontariamente, dalla più grande disgrazia che abbia incontrato negli ultimi anni.
Ormai "volontariamente" fuoriuscito da casa, il nostro bamboccione si trova alle prese con i fornelli, i suoi, off course, di nuovissima generazione e, di certo, molto costosi.
La gestione della casa, anche per una sola persona, non è affar semplice.
Il nostro, con le solite manie di salutismo, ha passato la serata a cucinare porzioni di passato di verdure, realizzato in un modo che sono un uomo può concepire, ovvero sbattere in un pentolone i vegetali che si hanno, dividerla in sette parti, attendere fino all'una di notte perché si freddi e metterla in freezer.
Che pasti succulenti! Mi immagino questo meraviglioso appuntamento agostano con un passato di verdure scrauso e raffazzonato, nell'elegante cornice di una cucina cittadina, sorbito da soli, davanti al frigo.
Lo ricorderò mentre progetterò il mio prossimo succulento pranzetto.
Ormai "volontariamente" fuoriuscito da casa, il nostro bamboccione si trova alle prese con i fornelli, i suoi, off course, di nuovissima generazione e, di certo, molto costosi.
La gestione della casa, anche per una sola persona, non è affar semplice.
Il nostro, con le solite manie di salutismo, ha passato la serata a cucinare porzioni di passato di verdure, realizzato in un modo che sono un uomo può concepire, ovvero sbattere in un pentolone i vegetali che si hanno, dividerla in sette parti, attendere fino all'una di notte perché si freddi e metterla in freezer.
Che pasti succulenti! Mi immagino questo meraviglioso appuntamento agostano con un passato di verdure scrauso e raffazzonato, nell'elegante cornice di una cucina cittadina, sorbito da soli, davanti al frigo.
Lo ricorderò mentre progetterò il mio prossimo succulento pranzetto.
Pizza con le melanzane
Ingredienti:
pasta per la pizza
melanzane grigliate
passata di pomodoro
mezzo pomodoro fresco
mozzarella
qualche filetto di acciuga
olio extravergine
origano
Per utilizzare qualche avanzo mi sono detta: perché non fare una bella pizza fantasia?
Ho scelto però la scorciatoia della pasta della pizza già pronta, non avendo molto tempo.
Ho steso la pasta sula carta da forno, bagnata e strizzata molto bene.
Ho messo pochissima passata e il pomodoro fresco tagliato a cubetti.
Poi ho aggiunto le fette di mozzarella, quelle di melanzane grigliate ma non condite, qualche filetto di acciuga e, infine, un filo d'olio e l'origano.
Ho infornato a 180° per circa 25 minuti.
Il risultato mi ha soddisfatta, almeno ho cambiato un po' menu.
pasta per la pizza
melanzane grigliate
passata di pomodoro
mezzo pomodoro fresco
mozzarella
qualche filetto di acciuga
olio extravergine
origano
Per utilizzare qualche avanzo mi sono detta: perché non fare una bella pizza fantasia?
Ho scelto però la scorciatoia della pasta della pizza già pronta, non avendo molto tempo.
Ho steso la pasta sula carta da forno, bagnata e strizzata molto bene.
Ho messo pochissima passata e il pomodoro fresco tagliato a cubetti.
Poi ho aggiunto le fette di mozzarella, quelle di melanzane grigliate ma non condite, qualche filetto di acciuga e, infine, un filo d'olio e l'origano.
Ho infornato a 180° per circa 25 minuti.
Il risultato mi ha soddisfatta, almeno ho cambiato un po' menu.
mercoledì 29 agosto 2012
Bollicine di solitudine
Cosa c'è di più solitario di un ufficio stracolmo di gente rumorosa che parla, ticchetta incessantemente sulla tastiera, si muove, telefona, fa cigolare le sedie e alza al massimo il condizionamento?
Nulla.
L'identità chiassosa del tuo prossimo compagno di sventura lavorativa si manifesta con il rumore che fa, che raramente comunica qualcosa.
Qualcosa che valga la pena comunicare.
Per quanto mi riguarda, mi manifesto con il tintinnare di un paio di orecchini di latta.
Un tintinnio, perplessità.
Due tintinnii, dissenso.
Tintinnio rotondo e morbido, ci sto pensando.
Tintinnio saltellante, aspetta aspetta che studio io il sistema di schivare la fregatura.
Doppio tintinnio carpiato, manco per sogno.
Tintinnio prolungato, scapperei alla velocità della luce.
Potendo.
Nulla.
L'identità chiassosa del tuo prossimo compagno di sventura lavorativa si manifesta con il rumore che fa, che raramente comunica qualcosa.
Qualcosa che valga la pena comunicare.
Per quanto mi riguarda, mi manifesto con il tintinnare di un paio di orecchini di latta.
Un tintinnio, perplessità.
Due tintinnii, dissenso.
Tintinnio rotondo e morbido, ci sto pensando.
Tintinnio saltellante, aspetta aspetta che studio io il sistema di schivare la fregatura.
Doppio tintinnio carpiato, manco per sogno.
Tintinnio prolungato, scapperei alla velocità della luce.
Potendo.
Lasagne in bianco alle zucchine
Ecco la ricetta del pasto odierno.
Ingredienti:
pasta per lasagne già stesa
zucchine
prosciutto crudo
crescenza
besciamella
cipolla
olio extravergine
sale
pepe
Ho usato della pasta per lasagne già pronta, ma fresca, invece di farla da sola per velocizzare l'operazione.
Ho quindi evitato di sbollentare i fogli di pasta prima di metterli in forno.
Ho preparato la besciamella, invece, in casa, dato che ho qualche problema con i conservanti.
Ho tagliato a fette per il lungo le zucchine, che ho fatto stufare in una padella con olio e cipolla.
Intanto ho tagliato a cubetti il prosciutto crudo, che ho aggiunto alla besciamella.
Ho alternato alla pasta le zucchine, la besciamella e aggiunto un bella dose di crescenza a ogni strato.
Infine, ho grattugiato del pecorino sull'ultimo.
Ho informato per 20 minuti a 180° e poi 5 minuti con il programma grill a 180°.
Prometto, mi metto a dieta.
Ingredienti:
pasta per lasagne già stesa
zucchine
prosciutto crudo
crescenza
besciamella
cipolla
olio extravergine
sale
pepe
Ho usato della pasta per lasagne già pronta, ma fresca, invece di farla da sola per velocizzare l'operazione.
Ho quindi evitato di sbollentare i fogli di pasta prima di metterli in forno.
Ho preparato la besciamella, invece, in casa, dato che ho qualche problema con i conservanti.
Ho tagliato a fette per il lungo le zucchine, che ho fatto stufare in una padella con olio e cipolla.
Intanto ho tagliato a cubetti il prosciutto crudo, che ho aggiunto alla besciamella.
Ho alternato alla pasta le zucchine, la besciamella e aggiunto un bella dose di crescenza a ogni strato.
Infine, ho grattugiato del pecorino sull'ultimo.
Ho informato per 20 minuti a 180° e poi 5 minuti con il programma grill a 180°.
Prometto, mi metto a dieta.
martedì 28 agosto 2012
Una noia mortale
Questa la sintesi dell'odierna giornata di lavoro, dopo una lunga pausa forzosa di un mese.
Pesante e appiccicoso il sonno che si è infittito sulle mie palpebre dopo la lunga e snervante riunione durata tre ore piene, che avrebbe tolto la voglia di lavorare a chiunque (e non è questo il caso) ne avesse avuta.
Parole, parole, parole volanti e gommose, lanciate tra le parti opposte della stanza senza senso.
Il tutto per progettare la forma di una rivista il cui contenuto non so che importanza possa avere.
Lavoro per lavorare insomma, come sempre.
Pesante e appiccicoso il sonno che si è infittito sulle mie palpebre dopo la lunga e snervante riunione durata tre ore piene, che avrebbe tolto la voglia di lavorare a chiunque (e non è questo il caso) ne avesse avuta.
Parole, parole, parole volanti e gommose, lanciate tra le parti opposte della stanza senza senso.
Il tutto per progettare la forma di una rivista il cui contenuto non so che importanza possa avere.
Lavoro per lavorare insomma, come sempre.
Pasta con la cernia
Per addolcire il giorno del rientro al lavoro ecco qui il mio pranzo.
Ingredienti:
Pasta corta
filetti di cernia
pomodorini pachino secchi
capperi
pane grattugiato
pinoli
olio extravergine
aglio
sale
pepe
prezzemolo
Ho preparato un sugo facendo soffriggere uno spicchio d'aglio nell'olio extravergine. Dopo aver eliminato l'aglio, ho aggiunto i filetti di cernia tagliati a striscioline, i pomodorini ammollati nell'acqua e poi strizzati, i capperi e ho fatto cuocere a fiamma viva per qualche minuto.
In una padella a parte ho tostato i pinoli e fritto il pane grattugiato.
Ho mescolato il tutto e aggiustato di sale e pepe.
Infine, sopra alla pasta ho mescolato il sugo e terminato con poco prezzemolo.
Buon appetito!
Ingredienti:
Pasta corta
filetti di cernia
pomodorini pachino secchi
capperi
pane grattugiato
pinoli
olio extravergine
aglio
sale
pepe
prezzemolo
Ho preparato un sugo facendo soffriggere uno spicchio d'aglio nell'olio extravergine. Dopo aver eliminato l'aglio, ho aggiunto i filetti di cernia tagliati a striscioline, i pomodorini ammollati nell'acqua e poi strizzati, i capperi e ho fatto cuocere a fiamma viva per qualche minuto.
In una padella a parte ho tostato i pinoli e fritto il pane grattugiato.
Ho mescolato il tutto e aggiustato di sale e pepe.
Infine, sopra alla pasta ho mescolato il sugo e terminato con poco prezzemolo.
Buon appetito!
domenica 26 agosto 2012
Involtini di melanzane
Ingredienti:
Melanzane grigliate a fette (le fette vanno tagliate per il lungo, altrimenti è difficile arrotolarle)
Speck a fette
Pane grattugiato
Prezzemolo
Olio extravergine
Sale
Pepe
Non è una ricetta dietetica, ma se avete le melanzane già grigliate è abbastanza veloce e molto gustosa.
Stendete le fette di speck senza togliere il grasso sulle fette di melanzana.
Intanto friggete il pane grattugiato nell'olio entravergine, aggiustate di sale (non troppo perché lo speck è già salato), di pepe, mettete il prezzemolo nell'impasto.
Il pane va messo negli involtini, che poi devono essere fissati con degli stuzzicadenti.
L'avanzo di pane va messo sopra gli involtini.
Passateli in forno per una decina di minuti a 200°, per amalgamare tutti i sapori.
Può essere un buon aperitivo o antipasto.
Ho elaborato una seconda variante, con all'interno mozzarella a fette e filetto d'acciuga al posto dello speck.
Melanzane grigliate a fette (le fette vanno tagliate per il lungo, altrimenti è difficile arrotolarle)
Speck a fette
Pane grattugiato
Prezzemolo
Olio extravergine
Sale
Pepe
Non è una ricetta dietetica, ma se avete le melanzane già grigliate è abbastanza veloce e molto gustosa.
Stendete le fette di speck senza togliere il grasso sulle fette di melanzana.
Intanto friggete il pane grattugiato nell'olio entravergine, aggiustate di sale (non troppo perché lo speck è già salato), di pepe, mettete il prezzemolo nell'impasto.
Il pane va messo negli involtini, che poi devono essere fissati con degli stuzzicadenti.
L'avanzo di pane va messo sopra gli involtini.
Passateli in forno per una decina di minuti a 200°, per amalgamare tutti i sapori.
Può essere un buon aperitivo o antipasto.
Ho elaborato una seconda variante, con all'interno mozzarella a fette e filetto d'acciuga al posto dello speck.
giovedì 23 agosto 2012
Pasta estiva con pereponi
"Finalmente", si fa per dire, sono tornata dalle ferie.
E subito in cucina!
Eccovi una ricettina semplice e gustosa, che valorizza soprattutto la pasta integrale.
L'ho inventata non sapendo che fare di una serie di peperoni grigliati.
Ingredienti:
Pasta integrale, meglio se di formato corto
Peperoni grigliati, rosso e giallo
Capperi
Filetti di acciuga
Olio extravergine
Sale
Dovete avere dei peperoni già grigliati a cui avete tolto la pellicina.
Mentre aspettate che bolla l'acqua per la pasta, prendete una padella e fate sciogliere i filetti di acciuga nell'olio. Risciacquate bene i capperi, tagliate a quadratini i peperoni e mettete in tutto insieme all'olio e alle acciughe.
Mentre i sapori del sugo si fondono, potete cuocere la pasta.
Al termine della cottura mescolate il tutto e portate in tavola.
Questa pasta si può mangiare anche fredda, è semplice e veloce (se avete i peperoni già grigliati....).
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