Ho appena aperto gli occhi, è domenica mattina e mi ritrovo con una congiuntivite causata da cosmetici sbagliati. Mi trascino in bagno e, non faccio in tempo a varcarne la soglia, che vengo placcata da mia madre.
Ho un progetto ben preciso per la mattinata, e vorrei che non succedesse come ieri, giorno in cui, purtroppo, i miei programmi pomeridiani sono andati a farsi benedire a causa di esigenze materne.
E, comunque, nessuna cosa può essere discussa prima di essersi lavati la faccia e aver bevuto un caffè.
Nelle ultime settimane, a causa di un progetto in cui sono stata, mio malgrado, coinvolta, mi trovo alle prese con un vero e proprio ingorgo lavorativo, in cui sfrutto i ritagli di tempo per fare il mio lavoro vero e proprio. Sono sempre in affanno, e, inutile dirlo, sempre in tensione a causa delle numerose richieste che mi vengono pressoché da chiunque.
La scadenza si avvicina e io sono sempre più in difficoltà a tenere insieme i pezzi, lavorativi e non.
Niente da fare: incursione in bagno di tutta la famiglia, gatto compreso.
Impossibile far capire che si desiderano solo dieci minuti per riprendere contatto con il mondo.
In tutte queste ore mia madre ha taciuto, credo, soltanto mentre aveva la bocca piena a tavola (menù di oggi due piatti diversi, perché voleva il riso). Poco fa è venuta a lamentarsi mentre stavo stirando che stipo le cose che poi si spiegazzano ed è inutile tutta la sua fatica.
Ma i motivi possono essere infiniti: non c'è pace mentre spolvero, mentre pulisco a terra, mentre sto mettendo a posto, mentre faccio qualsiasi cosa. Possono essere le finestre aperte/chiuse, o chissà che altro.
Mi chiedo spesso perché non si occupi di qualcosa che non sia seccare il suo prossimo con delle scemenze. Mi ricordo, poi, che queste sono le cose che occupano unicamente la sua giornata.
E io sono vagamente nervosa: ci metto il triplo del tempo a fare tutto, perché ha la diabolica capacità di essere nel metro quadro che devo occupare per fare un certo lavoro.
E più hai fretta e più è appiccicata.
Mi servirebbe una mezz'ora di pace, di silenzio e di solitudine. Intanto mi sforzo di mantenermi calma, ma mi costa moltissima fatica.