sono tristi per la mia partenza
e tutte le ragazze che qui avevo
vorrebbero restassi un giorno ancora
ma visto che a me tocca in sorte
di alzarmi, io, invece che voi,
mi alzerò con calma e piano dirò
buonanotte, e gioia sia con tutti voi.
"The parting glass"
Oggi ho salutato Edvige, per l'ultima volta, o chissà, per la penultima, o per una delle tante.
Un pranzo sbagliato, in un locale troppo rumoroso, dai panini miserevoli, o parafrasando il nome del locale, fantasma, appollaiati su seggioline scomode, a mangiare sgomitando sui tavolini mignon di una birreria in stile finto irlandese. Eravamo troppi, a questo pranzo che è piovuto come un fulmine a ciel sereno su di noi, ieri.
Edvige è stata assunta in una farmacia a Rozzano, e domani comincia a lavorare.
E' un po' come andare sulla luna, si troverà dall'altra parte di Milano.
Oggi ero seduta troppo lontano da lei, non riuscivo a sentire cosa diceva.
Un bel regalo per il suo compleanno, che sarà domenica.
Rifletto sulla consuetudine, sulle piccole abitudini che legano le persone, anche diverse tra loro.
Ricordo due anni di caffè, un appuntamento non dato, ma dopo poco scontato, ogni mattina presto, le chiacchiere leggere, il consueto buona giornata. I pranzi, i messaggini e i caffè mattutino, ancora una volta, al bar all'angolo.
Noi siamo anche le persone che frequentano la nostra vita, noi siamo i nostri legami, noi siamo gli amici che ci trovano e che resistono con noi al passare del tempo. Ogni volta che qualcuno se ne va dalla nostra vita, cambiamo anche noi. A volte pensiamo di non far entrare troppo le persone nella nostra esistenza, perché temiamo che ci se ne vadano, lasciando un vuoto difficile da colmare. Ma è un'illusione pensare di poterlo evitare.
Anche le piccole cose, le abitudini, creano dei legami, anche se non vogliamo.
Mi mancherà, questa persona solare, trasparente, onesta, con la sua espressione che sa di pulito.
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