Il titolo mi ha immediatamente attratta: "Manuale di pulizie di un monaco buddhista: Spazziamo via la polvere e le nubi dell'anima", scritto da un monaco giapponese Keisuke Matsumoto.
E, naturalmente, questo titolo è andato immediatamente a ingrassare il mio Kindle.
Ho letto con piacere le pagine tranquillizzanti del libro.
Già da molto tempo convinta che fare i mestieri sia un potente antidoto nei confronti della confusione e della indecisione, ho trovato grande serenità leggendo le pagine di questo testo.
In modo straordinariamente semplice, mette l'accento sulla corrispondenza tra disordine e sporcizia dell'ambiente in cui viviamo e disordine e imperfezione della nostra anima.
Tenere in ordine la nostra casa e la nostra persona equivale a tenere in ordine la nostra anima.
Nel percorso buddista verso l'illuminazione, l'assenza di passioni e la tensione verso la perfezione è importantissima.
Spiegando come, ogni giorno, i monaci si occupano della manutenzione del tempio, cerca di invogliare il lettore a prendersi quotidianamente cura dell'ambiente in cui vive.
La perfezione si può raggiungere solo con una costante disciplina.
Affronta poi anche il tema dell'eccesso di oggetti intorno a noi, che finiscono per inquinare il nostro animo. Stordirsi con un pieno di oggetti equivale spesso a ottenebrare la nostra anima, spingendola in un turbinio di passioni che la allontanano sempre più dall'illuminazione.
Non posso che essere sensibile a questo aspetto: dopo una vera e propria indigestione di oggetti a carattere di compensazione, da tempo mi sento oppressa dai medesimi, che rendono davvero un'impresa la gestione degli spazi.
E' una lettura scorrevole, chiara, semplice, ma apportatrice di serenità.
Termino con quella che, a mio parere, è una grande verità: chi tratta con indifferenza e disprezzo le cose, finisce per applicare lo stesso metodo anche alle persone.