venerdì 22 novembre 2013

La regina d'Inghilterra

L'effetto che fa, alla lunga, lavorare in un posto informale all'eccesso è visibile addosso alla "regina d'Inghilterra", una collega così soprannominata per l'alterigia del suo ingresso in azienda.

Glaciale, senza salutare nessuno, l'esemplificazione vivente del "lei" a tutti i costi, sembrava un manichino di H&M (diciamo che ognuno è regale come può) ha vissuto i primi mesi da noi sfilando per i corridoi con la stessa aria incavolata che hanno le modelle sui giornali.

Di cui per altro copiava lo stile, in tutto e per tutto, capelli, trucco... muso lungo....

Aveva fatto girare la voce che lei fosse reduce da un'azienda formale in cui non si usa, il tu, salutare, frequentare, e... vestirsi male.
 
Sono passati circa 6 mesi.
Incontro la nostra donna ieri al distributore dell'acqua.
 
In poche settimane abbiamo: preso 10 kg, mollato un pochino la frequenza della tinta dal parrucchiere (è riscrescita non shatush), e perso per strada tutti gli ensemble metto una volta e poi mai più di prima così british style.
 
Ieri eravamo con jeans anonimi, poncho di dubbia provenienza, e stivali dell'anno scorso.
Oggi eravamo, maglioncino horror nocciola con finto pelo coniglio,  jeans anonimi e stivali dell'anno scorso (quelli di ieri! oddio, fa come me).

Quello che non è sparito è il broncio, sempre sottolineato in rosso moda, ma, a quanto pare si trucca ora in metro....

Coma la vera Regina diminuisce le sue pretese, quella attuale le riadatta: con una bella borsa Burberry... finta!

Meditate gente, meditate.

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