Complice un oroscopo 2013 davvero demenziale, qualche aspettativa me la ero fatta.
E invece, come credo la maggior parte dei pesciolini, le aspettative sono rimaste lì dov'erano.
Così ho avuto almeno il buon senso di non fare i soliti bilanci strazianti, tanto i dieci kg di troppo che ho addosso non li ho persi, e sono rimasta un disastro in questioni sentimentali, senza, ovviamente, cambiare lavoro.
Però mi sono permessa di fare un paio di riflessioni.
Negli ultimi mesi di quest'anno ho avuto due episodi di perdita di pazienza, con seri scoppi di nervosismo.
Dopo anni, decenni, di sopportazione di qualsiasi cosa, questi due fatti mi hanno colpita per la loro forza.
Mi sono accorta anche di essere infastidita sempre più spesso, anche per cose banali.
Li vedo come campanelli d'allarme: il tentativo di plasmare una personalità molto diplomatica, flessibile, accondiscendente e fin troppo gentile si innesta su un carattere ben diverso.
Sono così costretta da decenni, nel falso tentativo di risultare più amabile e quindi amata (un corno...) che, semplicemente, non ne posso più.
Il mio proposito sta in questo: non devo assolutamente sopportarlo.
Basta, sono stufa e arcistufa: di aspettare i comodi degli altri, di perdere tempo appresso a chi ti dà per scontato, non ha tempo per te e nemmeno interesse.
Prima di esplodere sul serio, è meglio che ponga rimedio.
In secondo luogo, passo più tempo a riordinare le troppe cose che mi soffocano l'esistenza che non a fare qualcosa. Il mio buon proposito lo leggete nel banner.
Meno: semplicemente un anno con meno cose, meno persone inutili, esente da bulimia di accumulo di impegni e occupazioni perfettamente evitabili.
Per il mio bene, è meglio che mi dia una calmata. Che pigi il piede sul freno e che inizi la fase di eliminazione, e non parlo solo dell'armadio.
Infine, in questi ultimi anni me ne sono capitate di tutte. Io che vivo perennemente con il timore di non so cosa, potrei anche smetterla. Ho visto che, con fatica, sofferenza, con il tempo, sono riuscita ad avere ragione di mille problemi, e, nella peggiore delle ipotesi, di limitare i danni, di "addomesticare" i fatti.
La prova di un certo tipo di intelligenza pratica, di razionalità, di una discreta abilità l'ho avuta, e più volte. E anche quella di avere coraggio e fantasia.
Quindi, basta paura.
Sono sempre riuscita ad affrontare tutto.
E lo saprò fare, nei limiti del possibile, anche in futuro.
L'importante, è, davvero, iniziare a trattarsi meglio.
Molto meglio.
Esprimere desideri e non accontentarsi di ripieghi.
Puntare criticamente a migliorarsi, ma senza snaturarsi.
Quello che penso, davvero, è che ora tocca a me.
Nessun commento:
Posta un commento