Avete presente una logorrea potentissima?
Un fiume inarrestabile di parole che si accavallano senza lasciare nemmeno il tempo di respirare, né al conferenziere, né a chi lo ascolta.
Argomento: coliche.
Alla cistifellea.
Protagonista: il tizio a cui mi sono ostinata a stare appresso con scarsa soddisfazione ed elevatissima delusione per un sacco di tempo.
Che ha bloccato prima Maria in corridoio, prima del pranzo e non la lasciava più venir via.
Fin dal corridoio sento la voce con punte stridule del suddetto. Chi avrà bloccato?
Maria, con cui io devo andare a pranzo.
La segue fin davanti alle macchinette, inondandola di parole, descrivendole, a quanto sento, le sue coliche fin nei più interessanti particolari.
Attendo, non volendo sembrare impaziente, e nemmeno indiscreta, non sapendo se lei voglia o meno essere salvata.
Alla fine cedo, entro in sala mensa e mi aggrego, timidamente, al bello.
Vado a scaldare il mio pranzo e..
vedo il nostro uomo che segue Maria, si piazza davanti al nostro tavolo e continua, imperterrito, torrenziale come un tornado caraibico il racconto delle sue coliche alla cistifellea dell'altra settimana. Oltre il buon gusto, davanti alle mie lasagne, per decine di minuti.
Non servono le punzecchiature, più o meno delicate.
Noi ci distraiamo, ma lui avvinghia il bello, che alla parola dieta si illumina e si risveglia dal torpore. Interloquisce un po', e poi, anche lui, si stanca.
La sua espressione diventa catatonica, il colorito quel leggero grigio pietra della noia profonda e imbarazzata. Sul suo viso compare la noia e la domanda: ma quando finirà?
Non se ne voleva andare.
Manco per idea.
Alla fine, pur di non mollarci, si mette a parlare di frutta, di quella che non mangia.
E non basta la mia frecciatina: non mangia frutta perché va sbucciata.
Alla fine si parla di vino, del vino che potrei fare nelle mie proprietà millantate (un diossina wine, dato l'inquinamento della zona). Mi peschi sul vino? Fai lo spiritoso? Io sarei un vino rosso, fermo e corposo. Mi provochi con la Bonarda?
Uff, perché non un Barolo? E sventaglio una serie di vini che mi fanno felicemente ribattere alla battuta:- Sta facendo la simpatica negli ultimi tempi perché punta all'eredità.- con un :- Ma non sono nell'asse ereditario. E comunque, no, no, tu sei un debito troppo grande.- E l'altro ride....
Alla fine, di tutto oserei dire, se ne è andato.
Giusto in tempo per vedere due foto....
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